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21 Agosto 2025 - 17:50
Una vittoria memorabile, una doppia festa per Sara Errani e Andrea Vavassori. Dopo il trionfo dello scorso anno, la coppia azzurra ha saputo ripetersi nel doppio misto, conquistando per il secondo anno consecutivo lo US Open 2025. Ma oltre alla soddisfazione sportiva, il loro successo porta con sé una cifra da capogiro che ha acceso dibattiti tra gli esperti del settore: un montepremi di un milione di dollari, frutto della nuova formula del torneo che ha modificato radicalmente le dinamiche del doppio misto.
Se nel 2024 i due campioni si erano divisi 200.000 dollari, quest’anno il montepremi è lievitato a un milione. Per capire l'impatto di questa cifra, basti pensare che Andrea Vavassori, con una carriera centrata soprattutto sul doppio, ha guadagnato finora circa tre milioni di dollari, mentre Sara Errani, che vanta una carriera di primissimo livello anche in singolare, ha superato i 16 milioni grazie ai suoi trionfi negli Slam femminili.
Il successo dei due campioni azzurri, però, non è solo una questione di numeri. Durante il torneo, Errani e Vavassori hanno più volte espresso la loro solidarietà verso gli specialisti del doppio, i giocatori che, a causa della nuova formula del torneo, sono stati praticamente esclusi. Un tabellone ridotto a 16 coppie, quasi tutte stelle del singolare, ha di fatto tolto la possibilità di competere a tanti doppisti puri, lasciando ai più forti l’opportunità di partecipare a uno degli eventi più remunerativi dell’anno.
Sara Errani ha ribadito la sua posizione durante la premiazione, sottolineando che la vittoria non era solo per loro due: "Questo è anche per tutti i giocatori di doppio che non hanno potuto giocare in questo torneo, questo è anche per loro". Un messaggio chiaro, che in conferenza stampa è stato ulteriormente approfondito: "Gli specialisti del doppio lottano per guadagnarsi da vivere senza i riflettori dei singolaristi", ha spiegato la tennista bolognese, facendo eco alla preoccupazione che il nuovo formato del misto, pur spettacolare, abbia sottratto lavoro a chi vive esclusivamente di doppio.
Anche Andrea Vavassori ha fatto sentire la sua voce, rivelando un sentimento di comprensione verso chi è stato escluso: "Se non avessi avuto l’opportunità di giocare, mi sarei arrabbiato anch’io". Tuttavia, ha anche riconosciuto che il cambiamento porta benefici allo sport, suggerendo una possibile soluzione per conciliare spettacolo e giustizia economica: "Forse sarebbe meglio creare un tabellone da 32 coppie, aggiungere un turno in più e dare la possibilità anche ai doppisti più forti di competere".
Il trionfo di Errani e Vavassori non è solo un successo sportivo, ma anche il simbolo di una trasformazione che potrebbe segnare il futuro degli Slam. Il nuovo formato ha aumentato l'appeal del torneo e lo ha reso più spettacolare, ma, allo stesso tempo, ha sollevato una riflessione sulle disuguaglianze create all'interno del circuito. Da una parte, l’indiscutibile successo economico per chi ha avuto accesso alla competizione, dall’altra la frustrazione degli specialisti del doppio, privati di una delle rare occasioni annuali di riscatto.
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