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22 Agosto 2025 - 16:10
Il Gran Premio d’Olanda si apre con un colpo di scena fuori dalla pista: la scuderia Stake F1 Team Kick Sauber non potrà presentarsi con il proprio nome ufficiale. In base alle severissime normative in vigore nei Paesi Bassi contro la pubblicità del gioco d’azzardo, la squadra dovrà competere semplicemente come Kick Sauber. Una modifica obbligatoria che coinvolgerà livree, tute dei piloti e abbigliamento dei tecnici.
Dallo scorso gennaio, l’Olanda ha introdotto una legislazione particolarmente rigida contro la promozione del betting online: vietato ogni tipo di sponsorizzazione da parte di aziende di gioco durante eventi sportivi. E Stake, colosso mondiale delle scommesse con sede in Australia, rientra pienamente nel mirino della normativa. Risultato: niente logo, niente nome e nessun riferimento sulle monoposto o in pista.
Per evitare sanzioni e mantenere la presenza nel paddock, il team svizzero ha adottato ufficialmente il nome “Kick Sauber” per il weekend olandese. Non è la prima volta: lo stesso “restyling” si era già visto al GP del Belgio, dove Stake era sparita dalle denominazioni ufficiali.
Stake e Kick sono partner della scuderia dal 2023, e la denominazione completa “Stake F1 Team Kick Sauber” è stata introdotta a inizio stagione 2024 dopo l’addio al marchio Alfa Romeo. Ma questo tipo di sponsorizzazione – pur redditizia – comporta limiti evidenti in alcuni mercati, come appunto i Paesi Bassi.
I piloti Nico Hülkenberg e Gabriel Bortoleto, in pista a Zandvoort sotto il nuovo nome, dovranno così rinunciare momentaneamente al brand principale che li accompagna durante l’anno. Un compromesso inevitabile che potrebbe presto ripetersi anche in altri Paesi con legislazioni simili, rilanciando il dibattito sui limiti delle sponsorizzazioni nel motorsport.
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