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Retroscena Juve, l'affare si complica: ecco in che cosa spera Comolli

Mercato in affanno per i bianconeri: Tudor debutta col Parma con soli due volti nuovi

Retroscena Juve, l'affare si complica: ecco in che cosa spera Comolli

La preoccupazione di Igor Tudor in vista dell'esordio in campionato contro il Parma

Igor Tudor mal sopporta di scendere in campo per la prima partita ufficiale a mercato ancora aperto per questo - dice - di non leggere molto i giornali. Non per questo, come tutti gli allenatori, il tecnico croato non si aspettava di ricominciare la nuova stagione con solo due volti nuovi - escludendo Chico Conceicao - in più a disposizione, un po’ pochino per una squadra bianconera, impegnata su più fronti e vogliosa di giocarsela alla pari su tutti i fronti. David e Joao Mario, dicevamo, non bastano. Qualcuno sperava - in primis Tudor - di avere a disposizione anche Kolo Muani per l’esordio di domenica sera contro il Parma all’Allianz Stadium ma purtroppo non andrà come sperato.

La Juve, fuori dal campo, come sottolineato solo qualche giorno fa, annaspa, nella speranza concreta che avendo in mano il “sì” dell’attaccante francese - che comunque continua a lavorare a parte; chissà in quali condizioni si presenterà - prima o poi il PSG apra all’ennesimo prestito con obbligo di riscatto a cifre meno impegnative visto che per ora da Oltralpe sussurrano di 65 milioni di euro. Intanto, il calciatore è pronto a tagliarsi l’ingaggio pur di ritornare a vestirsi di bianconero. Un tragitto, quello dalla Francia all’Italia, che sogna di fare anche l’esterno d’attacco del Lilla Zeghrova, uno che Jonathan David conosce molto bene. Comolli, sì sempre lui, però, prima vuole piazzare Nico Gonzalez, magari all’Atletico Madrid.

Chi invece non partirà da Torino, nonostante le sirene d’Arabia, è capitan Manuel Locatelli che nelle ultime ore ha parlato ai microfoni di Sky Sport: «Non vediamo l’ora che inizi il campionato - ha detto l’ex di Milan e Sassuolo -. Poi siamo davanti alla nostra gente». La Juve riparte dopo una stagione complicata: «Ora abbiamo nuove energie - ha continuato -, abbiamo fatto una bella preparazione». «Il mister è carico. È sicuramente diverso dagli allenatori che abbiamo avuto prima. Lui ci chiede molta intensità, molta disciplina, però credo che la cosa importante sia che lui sappia qual è il DNA di questa maglia, quindi si parte già da una buona base».

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