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GIORNATA GRANATA

Difesa, Cholito e non solo: tutti i segreti del Toro di Baroni. Ecco come il tecnico è ripartito

A Roma contro i giallorossi è arrivata la prima vittoria, ma soprattutto il secondo clean-sheet di fila. Così l'allenatore cerca la svolta

Il tecnico del Torino, Marco Baroni

Il tecnico del Torino, Marco Baroni

Marco Baroni ha svelato sui social il segreto della prima vittoria del suo Toro. «Umiltà. Compattezza. Guardarsi accanto e pensarsi insieme» le parole utilizzate dal tecnico sul proprio profilo Instagram per celebrare lo 0-1 conquistato nella Capitale. Ed è stato un successo tanto sofferto quanto insperato, perché in pochi avrebbero creduto in un’impresa dei granata all’Olimpico di Roma. Da una parte, perché Vlasic e compagni andavano a giocare in uno stadio tutto esaurito e carico d’entusiasmo, contro una Roma prima in classifica, a punteggio pieno e con zero gol subiti. E poi, dall’altra, perché le parole della vigilia di Marco Baroni sulla strada ancora lunga per raggiungere un’identità erano state confermate da una mini-rivoluzione nell’undici titolare, addirittura con il passaggio alla difesa a tre dopo un’estate di retroguardia a quattro.

Il tecnico, invece, si è preso tante rivincite ed è riuscito a sorprendere il collega Gasperini al punto di trovare una vittoria pesantissima e che conferma la sua buona tradizione contro il tecnico di Grugliasco, battuto quattro volte in 9 incroci. C’è curiosità di vedere quale sarà la strada da prendere, anche perché là dietro la coperta resta sempre molto corta: l’idea era quella di giocare a quattro, i centrali sono in due per due posti (Coco-Ismajli e Maripan-Masina le coppie da poter ruotare), ma il terzetto ha funzionato molto bene. Così è arrivato il secondo clean-sheet di fila dopo la partenza da incubo a San Siro contro l’Inter e le cinque reti subite: «Dopo quella sconfitta abbiamo ritrovato il gruppo, dovevamo solo lavorare e lo stiamo facendo bene - ha commentato Coco - e contro la Roma abbiamo fatto una grande partita difensiva, siamo contenti».

E se dietro la difesa funziona e Israel ha abbassato ancora la saracinesca, davanti si è rivisto un Simeone formato Champions: il gol, tra l’altro splendido, è soltanto la ciliegina sulla torta di una prestazione maiuscola sotto tutti i punti di vista, dal sacrificio tattico, alla qualità tecnica passando per la garra che lo ha sempre contraddistinto. Ora, quindi, per il Toro può davvero cominciare un altro campionato, libero dal peso degli zero gol fatti e delle zero vittorie prima della dolce trasferta nella Capitale. Prossimo esame, l’Atalanta, e il grande ex Juric è reduce dai quattro gol rifilati al Lecce ed è ancora imbattuto dopo i due pareggi nelle prime due giornate. Al Grande Torino, invece, è previsto un nuovo capitolo della contestazione al presidente Cairo, con i tifosi che si sono dati appuntamento per domenica alle ore 10 al Filadelfia.

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