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GIORNATA GRANATA
18 Settembre 2025 - 08:49
Il presidente del Torino, Urbano Cairo
Dall’Atalanta all’Atalanta, al Toro è cambiato quasi tutto nel giro di 13 mesi. Non c’è più Paolo Vanoli ma Marco Baroni, la squadra era lanciata al primo posto della classifica e oggi sta iniziando a rialzarsi dopo la batosta iniziale per 5-0 contro l’Inter, gli idoli non sono più Vanja Milinkovic-Savic e Samuele Ricci ma ci si aggrappa al Cholito Simeone.
Ciò che non è cambiato, invece, è la posizione della piazza nei confronti del presidente Urbano Cairo: la contestazione è crescente, la protesta non si placa e ora è attesa una nuova manifestazione. In poco più di un anno, tra il 25 agosto 2024 e il 21 settembre 2025, si arriverà alla terza marcia contro l’editore alessandrino. Tutto iniziò proprio a poche ore dall’ultimo Toro-Atalanta, quando montò la rabbia per la cessione improvvisa di Raoul Bellanova proprio alla Dea. "E’ stato venduto a mia insaputa" dichiarò il tecnico Vanoli, accendendo ulteriormente gli animi dei tifosi che si radunarono all’esterno del Filadelfia per poi arrivare in corteo allo stadio Olimpico Grande Torino. L’apice della contestazione, però, è stato raggiunto lo scorso 4 maggio, quando da piazza Solferino ai piedi di Superga sfilarono migliaia di persone, arrivando a toccare picchi di oltre 20mila partecipanti.
"Basta promesse vuote e mediocrità, Cairo vattene" è lo slogan anche per domenica prossima, con il raduno fissato alle 10 all’esterno del quartier generale della squadra di Baroni con partenza alle 12 e arrivo allo stadio in tempo per la partita contro l’Atalanta dell’ex Ivan Juric. Il tam tam è partito sui social, oltre alla marcia è prevista contestazione al presidente Cairo anche durante la gara, un po’ come avvenuto per tutti e 90 i minuti di sfida contro la Fiorentina prima della pausa. Nel frattempo, Vlasic e compagni continuano gli allenamenti: resta in dubbio Adam Masina, il quale prosegue in una tabella differenziata per smaltire i fastidi muscolari accusati in Nazionale.
Intanto, il tour del commissario tecnico Gennaro Gattuso tra i vari centri sportivi d’Italia è proseguito e questa volta ha toccato il Filadelfia. L’azzurro era in città già da martedì sera, quando è stato pizzicato dalle telecamere all’Allianz Stadium per Juventus-Borussia Dortmund di Champions League seduto vicino a Vincenzo Montella, e ieri ha fatto il blitz nel quartier generale granata. Accompagnato dall’assistente Luigi Riccio e dal segretario organizzativo del Club Italia Mauro Vladovich, il selezionatore azzurro è stato accolto dal direttore tecnico del Toro, Davide Vagnati, e dai dirigenti del club di via Viotti. Gattuso ha visto da vicino i lavori di Marco Baroni, anche se quella granata è la rosa più straniera d’Italia: di papabili azzurri, infatti, c’è soltanto il centrocampista Cesare Casadei, rimasto escluso dalla lista di Ringhio nei suoi primi due impegni di qualificazione ai prossimi Mondiali contro Estonia e Israele, mentre gli altri italiani sono il laterale Cristiano Biraghi e il secondo portiere Alberto Paleari.
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