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Caos Juventus, trattativa a oltranza per il nuovo tecnico: ecco cosa sta succedendo dopo l'addio a Tudor

L'allenatore croato è stato sollevato dall'incarico dopo l'avvio disastroso di stagione sulla panchina bianconera

Caos Juventus, trattativa a oltranza per il nuovo tecnico: ecco cosa sta succedendo dopo l'addio a Tudor

Da sinistra, Spalletti, Tudor e Mancini

Doveva durare almeno fino al 30 giugno 2027 la nuova era targata Igor Tudor, al quale, va ricordato, solo un paio di mesi fa era stato rinnovato il contratto a 3 milioni di euro a stagione. E invece... Una partenza da horror - la sua Juve non vince da 8 partite - e una gestione nelle ultime giornate a dir poco confusionaria, con tanto di comunicazione che non è piaciuta alla dirigenza contro arbitri e “calendario folle”, che ha portato all’esonero del tecnico croato, nonostante già domani sera la Juventus sia chiamata a scendere in campo per il turno infrasettimanale contro l’Udinese. Ebbene, in panchina, ad interim con la Next Gen, siederà Massimo Brambilla, ex centrocampista di Toro e Atalanta. «Juventus Football Club comunica di avere sollevato Igor Tudor dall’incarico di allenatore della prima squadra maschile e con lui il suo staff composto da Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci» è stato l’annuncio arrivato intorno all’ora di pranzo, con tanto di ringraziamenti «per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi».

Di comunicazioni come queste, se ne sono già lette tante negli ultimi anni: dall’addio di Maurizio Sarri nell’estate del 2020, sono finiti nel “tritacarne” bianconero Andrea Pirlo, Massimiliano Allegri e, appena sei mesi fa, pure Thiago Motta. Ora è toccato a Tudor. Se si aggiunge l’interregno di Paolo Montero per le ultime gare del 2023-2024 si contano sei allenatori diversi. Durante l’ultracentenaria storia della Juve, non era mai capitato che per tre stagioni consecutive si arrivasse a un esonero a campionato in corso. Poi c’è un altro record, perché quello dei bianconeri è il primo ribaltone in questa Serie A, con Tudor prima «testa a saltare».

Il croato chiude la sua avventura con 24 gare totali e 10 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte nei suoi 218 giorni alla guida della Juve. Per una parte della tifoseria organizzata, però, il tecnico era l’ultimo dei problemi: «Tudor uno di noi» lo striscione firmato «Figli della Mole 1897» all’esterno dell’Allianz Stadium. E poi: «Il pesce puzza dalla testa», con riferimento alla società. In pole per sostituire Tudor c’è l’ex ct dell’Italia Luciano Spalletti, sponsorizzato anche dal grande ex Buffon: «Spalletti alla Juve? Sarebbe l’uomo più indicato», ha detto l’ex numero 1. L’ex ct ha iniziato i discorsi con la Figc per liberarsi dopo il fallimento alla guida della Nazionale, la sua voglia di rimettersi in gioco è grande. Alle sue spalle - ma distanziato - un altro ex ct dell’Italia, ovvero Roberto Mancini mentre la soluzione decisamente più low-cost invece porta a Raffaele Palladino (contatto nella notte tra domenica e lunedì), uno che da una parte conosce molto l’ambiente bianconero, avendoci giocato fin dalle giovanili, dall’altra ha collaborato al Monza con l’attuale dt François Modesto.

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