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ALLO STADIUM ALLE 18.30
28 Ottobre 2025 - 19:16
L'attaccante della Juventus, Kenan Yildiz
Da una parte si gioca la partita del nuovo allenatore, con il direttore generale Damien Comolli attore protagonista e diviso tra Luciano Spalletti e Raffaele Palladino; dall’altra, però, la Juventus scende in campo, e mai come questa volta non può sbagliare. Alle 18.30 di mercoledì pomeriggio allo Stadium arriverà l’Udinese, alla Continassa Massimo Brambilla guida temporaneamente gli allenamenti e cerca il miglior undici possibile per affrontare i friulani. Non sono previsti stravolgimenti, com’è normale che sia, e l’allenatore della Next Gen punterà sulle poche certezze ereditate da Tudor: si va verso la coppia di trequartisti, Conceicao e Yildiz, dietro a un’unica punta, probabilmente Vlahovic. Toccherà a loro cercare di ritrovare un gol che manca da quattro partite consecutive, mentre la difesa che proverà a blindare una porta “bucata” otto volte nelle ultime nove gare sarà formata da Gatti, Rugani e Kelly, con Di Gregorio pronto a riprendersi il posto. A centrocampo, invece, Locatelli e Thuram saranno la coppia centrale, poi sulle corsie sono in vantaggio Kalulu e Cambiaso. Questa sarà la prima, e con ogni probabilità unica, Juve di Brambilla, perché l’obiettivo è arrivare al più presto all’accordo definitivo per il nuovo allenatore.
Ma l’ex centrocampista del Toro vuole lasciare il segno al suo esordio in Serie A, considerando anche che buona parte delle statistiche giocano a favore dei bianconeri. L’Udinese, infatti, è l'avversaria contro cui la Juve ha vinto in percentuale più partite in Serie A: si arriva al 69 per 100, ovvero 70 gare sulle 102 totali nel massimo campionato (completano il bilancio 18 pareggi e 14 sconfitte). E, anche recentemente, la tradizione sorride ai piemontesi, che sono riusciti a vincere sei delle ultime sette partite (una sconfitta) contro i friulani nella massima serie, tenendo la porta inviolata in ciascuno di questi successi con 11 gol fatti e soltanto uno subito. Il problema, però, è che adesso la striscia di delusioni è particolarmente lunga e bisogna tornare molto indietro nel tempo per ritrovare dei periodi di magra così importanti: la Juve è senza vittorie da otto gare ufficiali, soltanto tre volte hanno toccato almeno nove partite consecutive senza vincere tra tutte le competizioni (nove tra febbraio e aprile 1962, 13 tra febbraio e maggio 1956, nove tra giugno e ottobre 1955). E l’altro dato che fa paura è legato alle gare senza reti all’attivo: ad oggi sono quattro, ha toccato quota cinque solamente tra ottobre e novembre 1967 con Heriberto Herrera allenatore.
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