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Dai debiti all'olio bollente, un'altra conferenza show di Spalletti. E sull'Italia di Gattuso: "Ecco cosa vi dico..."

L'ex ct vuole aumentare i giri del motore, Vlahovic in ripresa e Yildiz leader in vista del "Franchi" e della Champions

Dai debiti all'olio bollente, un'altra conferenza show di Spalletti. E sull'Italia di Gattuso: "Ecco cosa vi dico..."

Luciano Spalletti torna a Firenze da avversario

Cinque punti in tre partite: questo il bottino di Luciano Spalletti da quando siede sulla panchina della Juve. Non abbastanza per parlare di svolta, di sterzata. Da qui a fine anno l’ex ct vuole aumentare i giri del motore: «C’è stata la pausa e tanti giocatori non erano a disposizione, ma abbiamo approfondito cose importanti e ho visto qualcosa di nuovo», ha spiegato l’allenatore. Sul campo, difficile pensare ci siano novità per la difesa a quattro: «Abbiamo accennato qualcosa, ci vogliono le componenti e tempo - sottolinea il tecnico - ma è bella la disponibilità di tutti: c’è chi ha viaggiato 10 ore e ha voluto partecipare ai lavori, c’è una società super organizzata che va a raccattare negli spogliatoi i giocatori in Nazionale e li riporta qui nel minor tempo possibile».

Così Koopmeiners può giocare ancora da braccetto con Gatti in mezzo e Kalulu a destra, mentre rientreranno a disposizione Kelly e Cabal ma Rugani sarà ai box. In attacco ruota tutto intorno alle condizioni di Vlahovic: il serbo è in netto miglioramento dopo le noie muscolari accusate in nazionale, ma difficilmente verrà rischiato vista la vicinanza con l’impegno di martedì in Champions contro il Bodo Glimt in Norvegia. Il posto da riferimento avanzato se lo giocheranno David e Openda, sulla trequarti fiducia in Yildiz.

Con il turco si parla di adeguamento e prolungamento di un contratto in scadenza nel 2029: «Non entro nel merito, è la società che sa cosa deve fare - la risposta di Spalletti sul tema - per me lui è il massimo e si comporta da leader: chiunque accende un dialogo con Yildiz lo accende con la squadra, è uno spacca schemi come una fucilata nella notte». Nato a Certaldo, a meno di 50 chilometri da Firenze, e cresciuto alla Fiorentina, con un passato nella giovanili viola, per il tecnico sarà un ritorno a casa sulla panchina degli acerrimi nemici dei toscani: «Accetterò ogni situazione, ma per l’amore che abbiamo per il calcio dobbiamo dare il meglio di noi stessi e non il peggio - il messaggio del bianconero - e sono sereno di essere l’allenatore della Juve al Franchi contro la Fiorentina: non ho debiti con nessuno da un punto di vista morale, troveremo una squadra e una città che daranno il massimo».

Spalletti commenta anche le questioni azzurre a nemmeno 24 ore dal sorteggio dei playoff Mondiali: «Io e la Juve siamo a completa disposizione di Gattuso e della Nazionale, siamo contenti di dare loro le necessità di cui avranno bisogno e sono sicuro che centreremo l’obiettivo, perché abbiamo una Nazionale forte, giocatori come Tonali e Donnarumma non li ha nessuno. Il mio esonero? Mi sono versato addosso più olio bollente di quanto me ne hanno attribuito, restiamo comunque in corsa per l’obiettivo».

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