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“Ditegli sempre di sì”... tanto è pazzo

de filippo commedia

“Chill’è pazzo!”, in napoletano suona ancora meglio il senso della commedia forse meno pop di Eduardo De Filippo, “Ditegli sempre di sì”, che fu scritta dall’autore per Vincenzo Scarpetta nel 1927 e andò in scena per la prima volta a Napoli nel 1928. Si tratta di una commedia che parla proprio di pazzia e che ruota intorno a tutto ciò che di paradossale può accadere quando non si hanno più tutti i venerdì. Un titolo diverso dalla solita commedia “affollata” alla De Filippo, più snella, con meno personaggi, ma non per questo meno catartica, che stasera torna in scena anche per il Piemonte grazie alla Compagnia di Teatro di Luca de Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, nello spettacolo del Teatro Superga di Nichelino che vede la regia di un nome quale Roberto Andò, alla sua prima esperienza con un testo del grande autore partenopeo. Protagonista Michele Murri, ovvero, la sua pazzia.

Una pazzia vera: è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera? Uno spettacolo meno noto ma fortunato quanto gli altri che ebbe anche una versione televisiva, nel 1962, curata dello stesso Eduardo che, per la prima volta, lo tradusse anche in italiano.

In scena: Carolina Rosi, Tony Laudadio, Andrea Cioffi, Antonio D’Avino, Federica Altamura, Vincenzo Castellone, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D’Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola (biglietti 25 e 20 euro).

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