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Web in rivolta
11 Febbraio 2024 - 15:57
Fiorello e Amadeus mentre leggono la busta dei vincitori
«Io cerco sempre di imparare dai giovani», dice un emozionato Amadeus (gli è persino scappata la lacrimuccia) il giorno dopo la fine del Festival di Sanremo 2024. Il suo quinto e, a quanto pare, ultimo.
Sono stati i giovani, infatti che hanno spinto la serata di sabato a toccare il record storico - numeri così non si vedevano dal 1995 con Pippo Baudo - di 14.301.000 spettatori pari al 74,1 per cento di share. Il momento dell’annuncio del vincitore ha battuto ogni record arrivando al 78 per cento. Numeri eclatanti che hanno consacrato definitivamente la coppia “Amarello” nell’olimpo dei grandi della conduzione dove già risiedono nomi quali Pippo Baudo e Mike Buongiorno. Una gioia immensa per Amadeus, «una gatta da pelare per il prossimo direttore del festival». Risultati che hanno generato fiumi di parole di complimenti da parte dell’ad Rai, Sergio Rossi. Un «Festival storico», lo definisce. Ma anche un festival che mai come quest’anno, si è chiuso con la polemica legata alla vittoria finale di Angelina Mango su Geolier, portato in cima alla classifica dal pubblico con addirittura il 60 per cento dei voti, contro il 16 della ex di Amici.
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E il web si rivolta, non si contano i commenti a favore del napoletano. A “ribaltare” la situazione è stato, alla fine, il voto della sala stampa e delle radio. Un sorpasso giustificato dai numeri - ad Angelina il 40,3 per cento di voti totali, a Geolier il 25,2, ad Annalisa il 17,1 - ma che sta mettendo in difficoltà la Rai. Sulla modalità di votazione per il futuro del Festival di Sanremo «una riflessione verrà fatta e si cercherà di capire, visto il dato della grande affluenza del voto popolare e lo farà l’azienda» ha, infatti, spiegato il direttore dell’ufficio stampa Rai, Fabrizio Casinelli.
Un equilibro difficile da mantenere e spiegare quello fra televoto e le altre giurie che ha immediatamente riportato la memoria indietro al 2019 quando Mahomood vinse su Ultimo, per un pugno di voti, e nonostante il cantautore romano fosse il preferito dal pubblico a casa. Questi i fatti. Per quanto le ipotesi, da qui all’estate (solitamente il nome viene comunicato in quei mesi) non si parlerà d’altro che di toto conduttore. I volti in pole position sono tanti ma chissà a quali ragionamenti si aggrapperà la Rai per rivoluzionare la guerra vinta da Amadeus.
Cercherà di imitare il suo stile puntando sul “one man direttore” con nomi quali Paolo Bonolis, Alessandro Cattelan, Carlo Conti, Gerry Scotti? Oppure punterà sul giovane fascino di Stefano De Martino diventato in un batter d’occhio uomo Rai? O ancora sul volto internazionale di Laura Pausini, magari affiancata da Paola Cortellesi tanto per dare spazio alla quota rosa. Un colore che suggerisce anche i nomi di Antonella Clerici o di Alessia Marcuzzi la quale, zitta zitta, snobbata da Mediaset, ha fatto furore a Viale Mazzini con i suoi “Boomers” e al fianco di Fiorello in “Viva Rai2 Viva Sanremo”. Le possibilità sono varie e infinite e a suggerirle potrebbe essere lo stesso Amadeus. Perché si sa, tutto cambia purché resti uguale.
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