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Evento
01 Maggio 2024 - 15:20
Christian McBride, uno dei protagonisti
Dieci giorni di concerti non stop diffusi in tutta la città e che, sia nella parte main che nei live più piccoli, hanno quasi sempre registrato il sold out. Si è chiuso così ieri sera (martedì 30 aprile) all'Auditorium del Lingotto il Torino Jazz Festival 2024 dando appuntamento alla 13esima edizione prevista dal 23 al 30 aprile 2025.
Un grande risultato per gli 11 giorni di programmazione, dal 20 al 30 aprile, che hanno visto un’affluenza di 13.139 spettatori ai 17 concerti del palinsesto principale e 3.900 ai 34 concerti nei club. 33 i Jazz Blitz, che hanno coinvolto 1.350 persone, mentre i Jazz Talk e i Jazz Special sono stati seguiti da 1.140 appassionati. Un totale di 19.529 presenze, che segna un incremento del 6% rispetto al 2023. Notevole la presenza ai concerti di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, alcuni dei quali giunti appositamente a Torino per seguire il TJF durante i ponti del 25 aprile e 1° maggio.
"Quando abbiamo cominciato a lavorare all'edizione 2024 del Torino Jazz Festival – ha dichiarato il direttore artistico Stefano Zenni - immaginavamo di offrire un ritratto del jazz di oggi attraverso l'arte dei musicisti più diversi, senza rinchiuderci in recinti inesistenti, per comporre un arazzo di suoni. A giudicare dal coinvolgimento trascinante della città, dall'entusiasmo del pubblico e perfino dai ringraziamenti dei musicisti, quell'arazzo ha preso vita in forme bellissime. Grazie al jazz, creato da persone oppresse per potersi esprimersi liberamente, riusciamo ad avversare l'oscurità con la luce meravigliosa della musica".
Dopo l’inaugurazione con la marching band JST Jazz Parade, che sabato 20 aprile ha dato il via al festival, musicisti del calibro di Dave Holland, Christian McBride, Gonzalo Rubalcaba, John Zorn, Roscoe Mitchell e Roberto Gatto sono saliti sui palcoscenici del Torino Jazz Festival per regalare, insieme a molti altri artisti, momenti indimenticabili di grande musica. Lunghi applausi e standing ovation anche per la cantante maliana Fatoumata Diawara, che con l’energia della sua musica ha travolto un pubblico di oltre 1500 spettatori durante il concerto in occasione della Festa della Liberazione al Teatro Regio.
Da segnalare la collaborazione tra il Torino Jazz Festival e il Museo del Cinema, con la proiezione di quattro documentari dedicati a John Zorn e a Duke Ellington, tra cui la prima assoluta di Steve e il Duca, e le mostre Suspended Groove, dedicata alle passate edizioni del TJF, e Teranga Mon Amour. Souvenirs du Sénégal.
Il concerto finale di questa edizione, martedì 30 aprile, è stato affidato al Paolo Fresu Quintet, insieme alla Torino Jazz Orchestra sul palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli. Una produzione originale da tutto esaurito, con la direzione e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri.
Il Torino Jazz Festival è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia. Treno ufficiale Frecciarossa.
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