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TEATRO STABILE

Zeno e la sua "Coscienza", Haber: "Ecco perché mi ci rivedo..."

Dal 7 gennaio in scena sul palco del Teatro Carignano

Zeno e la sua "Coscienza", Haber: "Ecco perché mi ci rivedo..."

Haber nello spettacolo "La coscienza di Zeno" in programma al Teatro Carignano da martedì 7 gennaio

Qualche perplessità all’inizio l’aveva avuta: come approcciare il personaggio di Zeno? Come definirlo? Come interpretarlo? Poi ha deciso: «Lo farò in maniera haberiana, cioè sarò totalmente me stesso, perché ho capito che Haber è Zeno e Zeno è Haber, c’è molto di Zeno in me». E addirittura, prosegue Haber, «alcuni episodi accaduti nella sua vita sono capitati anche a me». Alessandro Haber è Zeno Contini ne “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da Goldenart Production, debutta martedì 7 gennaio (ore 19,30) al Teatro Carignano di Torino per la regia di Paolo Valerio che firma anche l’adattamento con Monica Codena (replicherà fino a domenica 19 gennaio). Una messa in scena molto particolare per questa trasposizione teatrale del capolavoro del Novecento, che nel 2023 ha festeggiato cento anni di vita. Un allestimento che richiama quasi un film in bianco e nero con un grande occhio a dominare una scena cupa, fatta di tendoni grigi.

È l’occhio del Dottor S., lo psicanalista cui Zeno si rivolge per trovare una risposta al suo mal di vivere, al suo senso di inadeguatezza, alla sua nevrosi e incapacità di sentirsi “in sintonia” con il mondo e con la realtà. Fragilità, queste, che rendono il personaggio descritto da Svevo, un uomo contemporaneo, senza tempo, con tutti i difetti, le contraddizioni in cui ognuno di noi può facilmente ritrovarsi. Come fa Haber che inizia il racconto a partire dall’ultima sigaretta, o meglio, da quella che avrebbe dovuto essere l’ultima sigaretta ma tale non lo è mai stata. Intorno a questo Zeno, che sa essere anche ironico e divertente, ruotano i personaggi della sua vita, il padre, la moglie, l’amante, gli altri, lo stesso Zeno giovane.

Ad interpretarli Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo. «Come scrive Giorgio Strehler - spiega il regista Valerio -, La coscienza di Zeno è «una pietra nel cuore di tutti i triestini» e per me è una sfida davvero particolare. Ho affrontato questo lavoro privilegiando fortemente la narrazione di Svevo: ho voluto racchiudere in questa esperienza teatrale alcune pagine che trovo straordinarie, indimenticabili, costruendo un altro Zeno accanto all’Io narrante. Quindi Zeno si racconta e si rivive attraverso il corpo di un altro attore».

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