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settima arte
04 Febbraio 2025 - 16:48
Un'immagine del primo colossal della storia del cinema, Cabiria
Centoundici anni e non li dimostra: il fascino e l’interesse che nel 2025 il primo kolossal della storia, “Cabiria”, girato a Torino da Giovanni Pastrone e uscito nelle sale nel 1914, esercita sugli amanti del cinema in tutto il mondo è evidente e per certi versi sorprendente. Giovedì 6 e venerdì 7 febbraio alla Cavallerizza Reale si svolgerà il convegno internazionale “Cabiria Atlas. Percorsi transdisciplinari tra immagini e immaginario, intorno e oltre Cabiria”, organizzato tra gli altri dall’Università di Torino in collaborazione con il Museo del Cinema. Due giorni di studi e approfondimenti che culmineranno dalle 20,30 nelle sale del cinema Massimo con proiezioni a ingresso libero e gratuito. Giovedì la proiezione di “Occhi che videro”, un toccante incontro con la fondatrice del Museo, Maria Adriana Prolo, e con le sue collezioni realizzato dal grande documentarista Daniele Segre. Venerdì 7 si propone invece la proiezione di “Italia. Il fuoco, la cenere” di Olivier Bohler e Céline Gailleurd, un poetico viaggio lungo trent’anni di cinema muto italiano.
Tutto parte da Cabiria, tutto torna a Cabiria: nei mesi scorsi il Museo ha prodotto “Cabiria Experience”, un progetto tra realtà virtuale, metaverso e intelligenza artificiale. E tra gli obiettivi annunciati per il 2025 c’è anche l’uscita in bluray del film, nella versione restaurata.
Quella versione, proiettata per la prima volta nel marzo 2006 al teatro Regio, era stata salutata con entusiasmo dal fan più noto di “Cabiria”, Martin Scorsese. Il regista di “Taxi Driver” in quell’occasione aveva mandato una video-lettera d’amore al film: «State per vedere uno dei film da cui tutto è iniziato. Ho visto Cabiria di Giovanni Pastrone per la prima volta negli anni Settanta e, come molti americani che scoprirono il film in quel periodo, sono rimasto sbalordito. Sono rimasto colpito dalla sua straordinaria espressività, la sua maestosità visiva ed emotiva, le sue incredibili proporzioni, la sua maestria».
Ancora lo scorso ottobre, quando Scorsese è stato ospite a Torino, è rimasto affascinato come tanti turisti da tutto il mondo dalla riproduzione del Moloch presente nel capolavoro di Pastrone e collocato nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana: “Cabiria” continua ad essere amato e ispirare generazioni di spettatori in tutto il mondo.
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