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Salute
02 Luglio 2025 - 22:45
Foto di repertorio
Con l’arrivo dell’estate e l'aumento delle temperature globali, l'uso dell'aria condizionata è diventato una questione centrale per molti, soprattutto nei luoghi dove il caldo può diventare insopportabile. In Italia, come in altre parti del mondo, il caldo estremo è ormai una realtà con cui fare i conti ogni anno. Mentre il riscaldamento globale si fa sentire, la domanda di aria condizionata è aumentata notevolmente negli ultimi 20 anni, con una media di crescita del 4% annuo. Tuttavia, l'uso di questo strumento, seppur utile, non è privo di controindicazioni e comporta anche sfide culturali e ambientali.
L’aria condizionata può portare con sé numerosi vantaggi, soprattutto per persone vulnerabili come anziani, bambini o soggetti con malattie cardiovascolari. In questi casi, la riduzione della temperatura esterna previene rischi come i colpi di calore, i svenimenti e, nei casi più gravi, infarti. Inoltre, la gestione del caldo negli spazi di lavoro aumenta il comfort e la produttività, mentre a casa favorisce un sonno migliore. Un ambiente con temperature controllate migliora la concentrazione, riducendo la fatica e l'affaticamento mentale, soprattutto nelle ore più calde.
Purtroppo, l’uso improprio dell'aria condizionata può anche provocare alcuni effetti negativi sulla salute. Uno sbalzo termico tra interno ed esterno superiore ai 6-7°C può causare mal di testa, torcicollo, dolori muscolari e raffreddamenti. Inoltre, la bassa umidità causata dal condizionatore può portare a secchezza oculare, nasale e a reazioni allergiche, aggravando patologie preesistenti come l'asma. La cattiva manutenzione degli impianti, che può far proliferare polveri e muffe nei filtri, rappresenta un ulteriore rischio per la salute.
Per evitare gli effetti negativi e ottimizzare l'uso dell'aria condizionata, è importante seguire alcune semplici regole. È consigliabile mantenere la temperatura interna a un massimo di 5-6°C in meno rispetto all’esterno, evitare che il getto d’aria colpisca direttamente il corpo o il viso e assicurarsi di chiudere porte e finestre prima di partire. Inoltre, la funzione di deumidificazione dovrebbe essere attivata in ambienti troppo umidi, e i filtri dovrebbero essere cambiati regolarmente, preferibilmente ogni due mesi durante l'estate.
L’uso dell’aria condizionata ha radici culturali e storiche, soprattutto negli Stati Uniti, dove è stata inventata nel 1912 da Will Carrier. Negli Stati Uniti, l'aria condizionata è diventata un vero e proprio simbolo di comfort, mentre in Europa, nonostante il caldo estremo, l’uso massivo di questa tecnologia non è altrettanto radicato. Molti italiani, ad esempio, continuano a preferire la tradizione della "controra", il riposo durante le ore più calde, invece di rifugiarsi nel fresco dei condizionatori. Questo approccio più naturale potrebbe essere una soluzione sostenibile in un’epoca in cui i consumi energetici e la crisi climatica sono sempre più al centro del dibattito pubblico.
L'Unione Europea, infatti, ha già in programma di eliminare i gas refrigeranti dannosi per l’ambiente entro il 2050, puntando su soluzioni più ecologiche, come i pannelli solari e altre forme di raffreddamento a basso impatto.
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