l'editoriale
Cerca
Mangiare fuori
08 Luglio 2025 - 12:10
Nato come risposta immediata alla fame quotidiana, ai ritmi frenetici e ai budget limitati, lo street food ha compiuto un'evoluzione straordinaria. Da New York a Manila, questa disciplina gastronomica ha raggiunto vette inimmaginabili, guadagnandosi persino stelle Michelin in città come Singapore e in Messico. I piatti nati tra marciapiedi e mercati hanno conquistato il rispetto della cucina d'autore. Questa "rivoluzione" è evidente anche in Europa, come dimostra l'edizione 2025 del food market Lo Matson a Courmayeur, che per i suoi 25 anni ospiterà produttori locali, cibo tradizionale e uno showcooking di Carlo Cracco, a testimonianza di un dialogo sempre più stretto tra tradizione e alta cucina.
In questo viaggio tra sapori e culture, abbiamo selezionato dieci capitali globali che si stanno affermando come mete imperdibili per gli appassionati di street food. Accanto a destinazioni storiche come New York, Bangkok e Marrakech, emergono capitali sorprendenti come Vienna e Tallinn, o gemme poco conosciute in Europa ma amatissime negli Stati Uniti come Philadelphia. Dieci città, dieci modi unici per scoprire una cultura attraverso il cibo di strada.
Nessun'altra città al mondo incarna lo street food come New York. È un crogiolo di culture, ricette e storie migranti, dove a ogni angolo si trova qualcosa da mangiare: hot dog, tacos, una "slice" di pizza. Il suo segreto è la diffusione capillare:
Chinatown: Tra vapori e profumi intensi, si assaggiano ravioli artigianali (Spicy Village), dim sum (Nom Wah Tea Parlor) e dolcetti (Ling's).
Manhattan: Mercati coperti come Essex Market e Chelsea Market offrono un'esperienza più curata ma autentica.
Brooklyn: Reinventa lo street food con food truck a Williamsburg e Industry City.
Pizza: Una religione, dalle classiche "slice" di Joe's alle audaci interpretazioni di Scarr's, fino a Lucia Pizza of SoHo e L'Industrie.
Dolce: La key lime pie di Steve's a Red Hook, gustata con vista sulla Statua della Libertà.
Queens: Il cuore multietnico della scena, con Jackson Heights che offre tacos, curry, momo tibetani e noodles. Il Queens Night Market celebra questa ricchezza con stand da oltre ottanta Paesi.
In Asia, Bangkok è l'epicentro del cibo di strada, parte integrante della vita quotidiana. Mercati notturni come il Rod Fai Market, pad thai, spiedini di maiale marinato, pesce alla brace e zuppe speziate animano la città. Persino bancarelle come quella di Jay Fai, con la sua iconica omelette al granchio, hanno ricevuto una stella Michelin.
Nel cuore della medina, la piazza di Jemaa el-Fna è un teatro gastronomico all'aperto. Couscous, tajine, brodo di lumache e spiedini si alternano a incantatori di serpenti e musicisti. Il pane khobz, cotto nei forni comuni, accompagna ogni piatto. Nei souk si trovano datteri ripieni, briouats e spremute fresche d'arancia. Un'esperienza multisensoriale che svela l'autentica cucina marocchina.
Oltre all'eleganza imperiale, Vienna offre il calore speziato del suo street food. I würstelstand, iconici chioschi di salsicce, sono parte della cultura cittadina da quasi un secolo e dal 2024 sono patrimonio immateriale dell’Austria secondo l'UNESCO.
Bitzinger: Dietro l'Opera di Stato, famoso per la käsekrainer (salsiccia con formaggio fuso) e champagne.
Leo: Il più antico (dal 1928), celebre per la "Big Mama", una käsekrainer gigante, con opzioni vegetariane e vegane.
Alles Wurscht: Uno stand gestito da uno chef stellato, con ingredienti di qualità e contorni insoliti come patatine al tartufo. Il Naschmarkt, con oltre 120 banchi tra cucine locali e internazionali, è un punto di riferimento dove gustare specialità austriache, mediorientali e asiatiche.
A Cape Town, il cibo di strada racconta la complessità di una città ricca di influenze olandesi, britanniche, indiane e africane.
Bunny Chow: Piatto simbolo, una pagnotta di pane svuotata e riempita di curry denso, da mangiare con le mani.
Gatsby: Un panino extralarge con patatine fritte e ingredienti a scelta (salsicce, pesce fritto), nato come pasto economico e ora simbolo di convivialità. Non mancano vetkoek (palline di pasta fritta), boerewors roll (hot dog locale), samosa di chiara matrice indiana e biltong (carne essiccata).
Lo street food filippino è una miscela di influenze ispaniche, asiatiche e statunitensi. Le strade di Manila offrono piatti come isaw (interiora grigliate), kwek-kwek (uova di quaglia fritte), banana cue caramellate e spiedini di carne. Nelle fiere di quartiere, si trovano anche piatti più elaborati come il lechon kawali e l'halo-halo (dessert di ghiaccio tritato e frutta). Una cucina immediata e intensa.
In Messico, lo street food è sacro, e Guadalajara, patria dei mariachi, lo celebra con tacos de birria, tortas ahogadas, elote e churros. Il Mercado Libertad, uno dei più grandi dell’America Latina, è il luogo perfetto per assaporare le ricette locali in versione street. Alcuni chef locali hanno persino portato queste specialità in versione gourmet.
Nel cuore delle steppe del Kazakistan, Astana (oggi Nur-Sultan) è una capitale giovane e futurista con una vivace scena gastronomica urbana, che fonde modernizzazione post-sovietica e origini nomadi.
Samsa: Focacce triangolari cotte in forni tandoor, farcite con carne, cipolla o zucca.
Shashlyk: Spiedini di carne marinata (montone o manzo) preparati alla brace.
Belyashi: Frittelle rotonde ripiene di carne, eredità sovietica.
Baursak: Bocconcini fritti di pasta dorata, spesso serviti con tè.
Kurt: Palline di formaggio essiccato. Il Green Bazaar è il punto di riferimento per la varietà del cibo kazako. Negli ultimi anni, food truck e locali reinterpretano le ricette tradizionali con ingredienti come carne di cavallo o cammello.
In Estonia, la cultura del cibo di strada è recente ma in pieno fermento, nata nei quartieri rigenerati, ex fabbriche e mercati cittadini. La scena si sviluppa attorno al Balti Jaama Turg, il grande mercato coperto. Qui si mescolano bancarelle tradizionali e chioschi moderni, panifici a lievitazione naturale e piccoli laboratori gastronomici. Tra i piatti: pane d'orzo, aringa marinata, ravioli rustici, zuppe calde e focaccine salate. Luoghi come il quartiere di Rotermann e la Põhjala Factory ospitano panetterie artigianali (RØST, Karjase Sai) e locali innovativi. Il Toidutänavad Street Food Festival celebra questa cultura ogni estate.
Per gli americani, Philly è sinonimo di cheesesteak: carne affettata e formaggio fuso in un panino morbido. Ma dietro questo mito, c'è un'intera scena street food che include:
Pretzel caldi del Reading Terminal Market.
Hoagies italiani di Cosmi's e Ricci's.
Cannoli dei Termini Brothers e ciambelle Amish. Tour come quelli di StrEATS of Philly guidano tra mercati e birrifici artigianali, mostrando una città che unisce sapori profondi e spirito industriale.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..