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Televisione

Bianca Guaccero a Techetechete’ come è andata? Il pubblico: “Non serviva un’alternativa”

Il format originale è perfetto così com’è: la nostalgia collettiva reclama il ritorno delle teche senza fronzoli

Bianca Guaccero a Techetechete’ non brilla, il pubblico: “Non serviva un’alternativa”

Le teche Rai parlano da sole, e da sole bastano. Lo dimostra il malcontento che ha travolto Rai 1 dal 12 al 18 luglio, giorni in cui il preserale ha salutato – anche solo temporaneamente – uno dei suoi programmi più iconici: Techetechete’. A sostituirlo, TecheTeche Top Ten, una versione alternativa guidata da Bianca Guaccero, promossa in access prime time dopo un test in seconda serata.

Nonostante una media d’ascolto di 3 milioni di spettatori, il nuovo format ha generato perplessità tra pubblico e critica. A fare la differenza, secondo molti, è proprio l’anima editoriale: quella miscela sapiente di volti, sketch ed esibizioni che dal 2012 rende Techetechete’ un viaggio emozionale nella storia della televisione e del costume italiano. Il nuovo esperimento, più orientato verso la musica italiana e impreziosito da commenti e aneddoti della conduttrice, viene percepito come superfluo, incapace di attivare la memoria collettiva.

Guaccero, artista eclettica e apprezzata, non è il bersaglio del malumore: è la sostituzione temporanea del format originale, anche solo per una settimana, a essere vista come un errore. In un’estate già densa di concerti televisivi, l’assenza del “vero” Techetechete’ ha lasciato un vuoto tangibile.

Dal 19 luglio si torna alla formula classica, quella che celebra passato e presente, innescando nostalgia e orgoglio nazionale. Un patrimonio popolare che non ha bisogno di conduttori né di classifiche: le immagini bastano a commuovere e intrattenere, ogni sera, milioni di italiani.

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