Cerca

il report

Settant'anni e non sentirli: il Teatro Stabile di Torino sempre più green e sempre più per giovani

Modello di sostenibilità e inclusione che unisce energia rinnovabile, trasparenza economica e accessibilità culturale

Settant'anni e non sentirli: il Teatro Stabile di Torino sempre più green e sempre più per giovani

La sala del Teatro Carignano

Il fabbisogno energetico coperto da fonti rinnovabili quasi per il 40 percento, un sostanziale equilibrio tra risorse pubbliche e private, un crescente numero di alzate di sipario, un costante abbattimento di barriere architettoniche ed economiche, una quota di abbonamenti sottoscritti da giovani pari al 40 percento del totale. È il Teatro Stabile di Torino: efficiente - sia da un punto di vista energetico, sia amministrativo -, produttivo, inclusivo e aperto alle nuove generazioni. La fotografia è quella scattata dal “Report di Sostenibilità”, il primo resoconto volontario prodotto dal Teatro Nazionale torinese, realizzato con il supporto metodologico di Bdo. Advisory Services S.r.l. e ispirato ai principi degli European Sustainability Reporting Standards.

Un resoconto che documenta le buone pratiche messe in atto dall’istituzione presieduta da Alessandro Bianchi e diretta da Filippo Fonsatti per un teatro volto non solo ad offrire al suo pubblico una programmazione di qualità, ma che mira a rendere la sua presenza sul territorio sostenibile a vantaggio di tutta la comunità. «Con la pubblicazione del primo Report di Sostenibilità -spiega il presidente Bianchi - la Fondazione del Teatro Stabile di Torino inaugura un percorso di rendicontazione e trasparenza inteso a offrire una visione integrata delle funzioni e dell’operato della Fondazione e dell’impatto significativo che essa genera a livello culturale, sociale e ambientale».

I dati raccolti si riferiscono al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, messi a confronto, in alcuni casi, con quelli del 2022 e 2023.

Un’attenzione particolare nelle pratiche messe in atto è stata rivolta al teatro “green”. A renderlo tale, nelle tre sedi del Carignano, Gobetti e Fonderie Limone di Moncalieri, ha contribuito anche l’energia autoprodotta grazie interventi strutturali e impiantistici, come pannelli fotovoltaici e pompe di calore, realizzati grazie ai fondi NextGeneration EU del Pnrr. Inoltre, grazie all’impiego esclusivo di energia elettrica proveniente al 100 percento da fonti rinnovabili, la Fondazione ha azzerato le proprie emissioni indirette. La sostenibilità economica, invece, è stata garantita per il 50,5 percento dai contributi delle pubbliche amministrazioni, il 47,39 percento dai privati e il rimanente 1,56 percento dall’Unione Europea. Per quanto riguarda, infine, l’attività più propriamente artistica, il 2024 ha registrato i risultati più alti della sua storia per numero di alzate di sipario, 873; recite prodotte e coprodotte, 611; presenze complessive, oltre 187 mila, e incassi al botteghino, più di 3 milioni 140 mila euro.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.