Cerca

film e serie tv

L'assassino è sempre il maggiordomo? No, è quello che usa un Android. La clausola segreta sull'uso dei prodotti Apple nel cinema

Il cattivo non ha mai un iPhone: ecco come smascherare il colpevole prima della rivelazione

Il cattivo non ha mai un iPhone: la clausola segreta sull'uso dei prodotti Apple nel cinema

In Knives Out (2020), i cellulari dei due possibili sospettati sono entrambi Android. Tutti gli altri personaggi usano in iPhone

La prossima volta che in un thriller o in un giallo vedrete un personaggio rispondere a un iPhone, probabilmente potrete già tirare un sospiro di sollievo: non sarà lui il colpevole. Da anni, infatti, circola a Hollywood la voce di una singolare clausola legata all’uso dei prodotti Apple sul grande e piccolo schermo, ribattezzata "no villain clause".

Il primo a parlarne apertamente, nel 2020, fu Rian Johnson, regista di Knives Out. In un’intervista a Vanity Fair, spiegò: "Apple ti lascia usare gli iPhone nei film. Ma, e questo è fondamentale, se stai guardando un film giallo, i cattivi non possono avere un iPhone davanti alla macchina da presa". Una rivelazione che, come ironizzò lui stesso, non rese felici i colleghi: "Ogni regista che ha un cattivo segreto nel suo film in questo momento vorrebbe uccidermi".

La voce è stata rafforzata nell’agosto 2024 dalla prop master Heidi Koleto, che al podcast Wrap Drinks ha raccontato un episodio emblematico: "Una volta avevo uno script in cui un’attrice doveva guardare il telefono mentre guidava ubriaca e schiantarsi. Volevano che comparisse un messaggio sullo schermo, ma ho dovuto dire: non possiamo farlo. Abbiamo già mostrato che il personaggio usa un iPhone, e Apple non permetterà mai che sia associato a una scena del genere. Non lavorerebbero più con me". Koleto ha anche svelato che Apple invia email con linee guida dettagliate, indicando come i dispositivi devono essere mostrati e perfino quali custodie possono comparire.

La clausola non compare nei documenti ufficiali, ma le linee guida di Apple parlano chiaro: i suoi prodotti devono essere mostrati "solo nella migliore luce possibile, in un contesto che rifletta positivamente su Apple". E se l’azienda non paga per inserire i suoi prodotti nei film, come riportava già Bloomberg nel 2012, fornisce però gratuitamente i dispositivi, a patto che vengano rispettate queste condizioni.

Gli esempi che sembrano confermare la "no villain clause" non mancano. In Knives Out, tutti i personaggi hanno un iPhone tranne Marta e Ransom, i due principali sospettati. Nel sequel Glass Onion, invece, il futuro antagonista non ha addirittura alcun telefono. Anche nella serie Succession gli iPhone compaiono spesso, ma mai nelle mani dei personaggi più spietati come Logan Roy, Gerri Kellman o Tom Wambsgans. E c’è chi sostiene che la regola risalga addirittura ai primi anni 2000, con 24: i buoni con i Mac, i cattivi con i PC.

Non mancano però le eccezioni. In John Wick il criminale che uccide il cane del protagonista usa un iPhone, e in Trap di M. Night Shyamalan il serial killer sembra avere un dispositivo Apple. Perfino in Ant-Man (2015) un iPhone appare in una valigetta di un cattivo.

Che la clausola sia vera o solo una leggenda urbana rimane un mistero. Apple non ha mai confermato né smentito. Ma una cosa è certa: tra gli appassionati di cinema, l’attenzione per i dettagli tecnologici è ormai diventata un nuovo gioco da detective. E guardare chi tiene in mano un iPhone potrebbe trasformarsi in un indizio prezioso per indovinare, prima della rivelazione finale, chi è davvero il cattivo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.