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Mufant

Torino omaggia Sandokan, la sua Tigre della Malesia dal cuore canavesano

La mostra dedicata all’eroe salgariano si inaugura domenica 20 settembre al Museo del Fantastico

Sandokan

Can Yaman è il nuovo Sandokan

Chi conosce la storia di Emilio Salgari sa benissimo quanto abbia passato la vita sognando di viaggiare fra mondi lontani immerso in foreste tropicali. Non lo poté fare a causa della sua situazione debitoria che negli anni non fece che peggiorare.

Sarà per questo che quei mondi riuscì a raccontarli così bene attraverso le pagine dei suoi romanzi d’avventura che hanno fatto di lui lo scrittore di maggiore successo in questo genere, consacrandolo attraverso le vicende del suo “Sandokan”.

In occasione del debutto in tv (il 1° dicembre su Raiuno) del remake del telefilm con Kabir Bedi del 1976, interpretato da Can Yaman, si inaugura domenica alle 16 presso il Mufant, Museo del Fantastico e della Fantascienza di piazza Riccardo Valla, la mostra dal titolo “Sandokan. Il ritorno della tigre”.

Un’inaugurazione nell’inaugurazione poiché l’esposizione, curata da Silvia Casolari e Davide Monopoli, sarà la prima allestita all’interno del Rooftop, la nuova area che raddoppia i piani e gli spazi a disposizione del Museo.

Un evento in grande, dedicato allo scrittore nato a Verona nel 1962 e scomparso a Torino nel 1911, città che lo accolse e fece la sua fortuna di scrittore. Dopo avere vissuto a Ivrea, Courgné, Alpette, grazie a un contratto con l’editore Speirani, nel 1900 Salgari prese definitivamente casa in corso Casale.

La mostra è dedicata al notissimo ciclo di undici romanzi in cui lo scrittore racconta le incredibili avventure di pirati, lord, principesse e spietati tagliatori di teste, ambientate fra l’India e la Malesia.

A partire dal memorabile successo televisivo di “Sandokan” il percorso perlustra gli adattamenti crossmediali che ebbe il ciclo indo-malese fin dalle sue origini: un infinito e rocambolesco alternarsi di rappresentazioni e trasposizioni che, a partire dalle opere letterarie scritte da Salgari fra tardo Ottocento e primi del Novecento, ha invaso il cinema, il fumetto, il teatro, l’arte e l’illustrazione e, di nuovo oggi e per la seconda volta, la televisione.

Il percorso di visita è, quindi, diviso in tre sezioni:

  • Il magico mondo di Emilio Salgari
  • La Malesia di Emilio Salgari
  • Odoardo ed Emilio, due modi di esplorare le foreste tropicali del Sud-Est asiatico.

Nel corso dei mesi (fino al 26 marzo) di allestimento è prevista una rassegna di giornate salgariane, curata dal coordinatore scientifico del Museo, il professor Paolo Bertetti.

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