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Carrù, nona Festa della Carne Piemontese: asta, pranzo e “stima del peso” il 12 ottobre

L’iniziativa rientra nelle azioni di promozione della filiera locale e di tracciabilità della razza Piemontese

Carrù, nona Festa della Carne Piemontese

Domenica 12 ottobre 2025, in piazza Mercato – Ala Borsarelli, si terrà la nona edizione della Festa della Carne Piemontese

Domenica 12 ottobre 2025, in piazza Mercato – Ala Borsarelli, si terrà la nona edizione della Festa della Carne Piemontese, promossa dal Consorzio per la Promozione, la Valorizzazione e la Tutela del Bue Grasso di Carrù con Comune, Pro Loco e Cantina di Clavesana. L’iniziativa rientra nelle azioni di promozione della filiera locale e di tracciabilità della razza Piemontese.

Il programma apre alle 10.00 con l’asta del bue, preceduta da una visita guidata gratuita al centro storico (prenotazioni dalle 9.15 a cura dell’Ente Fiera del Bue Grasso). Il Consorzio presenta cinque capi: quattro destinati alla vendita all’incanto e uno riservato alla tradizionale “stima del peso”, esercizio a premi per il pubblico. Ogni animale è identificato da coccarda ed etichettatura con i dati di allevamento e filiera.

Alle 12.30 è previsto il pranzo ufficiale, realizzato dalla Pro Loco con carne certificata di bue Piemontese: antipasti (bue al sale, battuta, tonnata), ravioli di bue al burro e salvia, brasato con contorni, dessert tipici. In abbinamento i vini delle cantine Clavesana, Tenuta S. Luigi e Cellario. Durante il servizio è in programma la premiazione del socio onorario 2025.

Nel pomeriggio si svolge la “stima del peso” del quinto capo: in palio buoni acquisto da 200, 150 e 100 euro spendibili nelle macellerie consorziate. L’evento prevede aree dedicate alle degustazioni e momenti informativi sulla filiera.

La razza Piemontese è caratterizzata da resa in carne elevata e presenza di tagli magri con buona tenerezza; il “bue grasso” è un maschio castrato allevato a lungo e rifinito con razioni che favoriscono marezzatura e qualità organolettiche. Il Consorzio di Carrù dichiara la “filiera chiusa” e la certificazione genetica dei capi mediante analisi del DNA, a tutela di allevatori, macellai, ristoratori e consumatori. L’iniziativa si affianca alle denominazioni già presenti sul territorio (tra cui l’IGP “Vitellone Piemontese della Coscia”) e promuove pratiche di allevamento conformi alla normativa sul benessere animale e alla tracciabilità prevista dalla legge.

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