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Massimiliano d’Asburgo, che
prima fu re e poi venne fucilato

Dopo aver accettato di diventare monarca nel lontano Messico

Massimiliano d’Asburgo, cheprima fu re e poi venne fucilato

L'esecuzione di Massimiliano d’Asburgo

n E voi? Se vi proponessero di ottenere il trono del Messico, accettereste? Che domande! Ma a Massimiliano d’Asburgo lo proposero davvero. Certo, lui era un Asburgo e poteva aspettarsi, un giorno, di ricevere proposte allettanti come questa. Fece armi e bagagli e partì per il Messico, nel quale impiantare una monarchia balneare e tranquilla.

Tutti sogni! Era il 1864 e il Messico non era una popolare meta turistica, ma un paese sconquassato, in preda a instabilità politica e finanziaria. Alla ricerca di una soluzione, un gruppo di messicani conservatori e monarchici, sostenuti da potenze straniere (specie la Francia), offrì la corona dell’impero messicano a Massimiliano, fratello minore dell’imperatore d’Austria. Era un uomo colto, amante delle arti, conoscitore delle lingue, di fine intelligenza ma di scarso polso politico. Ad ogni modo, sono offerte che non capitano due volte nella vita.

Massimiliano accettò e si trasferì in Messico con sua moglie Carlotta, cercando di stabilire un regime stabile. Nonostante il sostegno iniziale, il regno di Massimiliano si scontrò presto con l’opposizione dei liberali messicani guidati da Benito Juárez, che contestavano la legittimità del governo imperiale.

Con l’appoggio decrescente delle potenze straniere e l’esercito messicano che passava sempre più sotto il controllo di Juárez, Massimiliano fu costretto a lasciare la capitale e a rifugiarsi a Querétaro, dove l’imperatore e i suoi sostenitori furono assediati dalle forze di Juárez. Dopo una lunga resistenza, Massimiliano fu catturato il 15 maggio 1867. Sottoposto a un processo sommario, venne accusato di tradimento e condannato a morte per fucilazione, il 19 giugno 1867 (evento testimoniato da Édouard Manet in un suo celebre dipinto).

La fucilazione di Massimiliano d’Asburgo sollevò una fervente polemica sia in Messico che in Europa e specialmente in Francia, perché la scelta di Massimiliano come imperatore del lontano paese americano era stata voluta da Napoleone III. Alcuni sostenitori di Massimiliano ritenevano che la sua condanna fosse ingiusta e politicamente immotivata, mentre altri lo consideravano un invasore straniero che aveva cercato di sottomettere il Messico. L’intervento delle potenze europee per salvare Massimiliano si rivelò infruttuoso, poiché gli Stati Uniti non erano favorevoli all’intervento straniero nel continente americano.

La morte di Massimiliano d’Asburgo pose fine al breve interludio monarchico nel Messico, il quale sprofondò nell’instabilità, che continuò per i successivi decenni, fino alla rivoluzione ed alle carneficine di innocenti in tutto il paese.

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