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dal 23 agosto al cinema

“Oppenheimer”, il film sul padre dell'atomica riapre le sale torinesi

Anche in Italia è finalmente “Barbienheimer”, ovvero la sfida al botteghino tra "Barbie" e il film di Nolan

“Oppenheimer”, il film sul padre dell'atomica riapre le sale delle torinesi

Una scena del film "Oppenaheimer" (foto Universal)

Se “Barbie” è stato il film per cui le sale cinematografiche hanno rinviato (o saltato) le ferie estive, essendo uscito il 20 luglio con un successo di incassi enorme che continua ancora oggi, chi ha chiuso per qualche settimana a Torino si appresta a riaprire da domani, quando l’uscita di “Oppenheimer” di Christopher Nolan travolgerà il box office. Ambrosio, Due Giardini, Massaua e Fratelli Marx sono pronti a tornare attivi, e poi Greenwich, Ideal, Lux, Nazionale, Reposi, The Space e Uci: tutti pronti a offrire, chi in lingua originale sottotitolata in italiano e chi in versione doppiata, le tre ore grandiose e indimenticabili del film sul padre della bomba atomica. Negli Stati Uniti e quasi ovunque nel mondo si è tenuto il “Barbienheimer”, un curioso ma vincente abbinamento che ha visto uscire nello stesso giorno nei cinema due titoli così diversi ma così attesi da pubblici apparentemente molto distanti tra loro: un fenomeno che ha influito positivamente sugli incassi di entrambi i film. L’Italia è uno dei pochi mercati internazionali in cui le due uscite sono state separate, vedremo se il film di Nolan ne subirà le conseguenze: la sensazione però è che i cinefili e gli appassionati lo attendano con molta curiosità e che non mancheranno all’esperienza in sala. Se mercoledì il titolo più atteso è uno solo (non se ne dispiaccia l’altro film in uscita quel giorno, la commedia horror firmata Disney “La casa dei fantasmi”), giovedì 24 agosto è un altro il film che il pubblico torinese cercherà in sala, “La bella estate” di Laura Luchetti, tutto girato a Torino e in Piemonte, tratto dal celebre romanzo di Cesare Pavese, la prima esperienza da attrice per Deva Cassel, figlia della coppia d’arte composta da suo padre Vincent e da sua madre, Monica Bellucci.

Un'immagine del film "Si alza il vento" del maestro Hayao Miyazaki

Per chi cercherà qualcosa di alternativo la scelta non manca: torna in sala l’ultimo capolavoro animato del regista giapponese Hayao Miyazaki, “Si alza il vento”, arriva l’horror “Wolfkin” e anche un piccolo film italiano presentato al Torino film festival, “La lunga corsa”, leggera fiaba carceraria tra “Forrest Gump” e “Pinocchio”. Promette, infine, di affascinare “Last film show”, annunciato all’Ambrosio: un bambino di 9 anni in un remoto villaggio scopre il fascino della sala e rimane incantato dal cinema e dalla sua magia in una specie di nuova versione - originale e divertente - del “Nuovo cinema Paradiso”.

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