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Il pontefice ai pediatri
19 Novembre 2023 - 17:30
Papa Francesco sembra non condividere lo stesso affetto per cani e gatti del Santo di cui porta il nome, il quale parlava anche con i lupi. In un discorso recente ai membri dell'Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani e della Federazione Italiana Medici Pediatrici, il Papa ha espresso preoccupazione per la tendenza crescente in Italia, ossia quella per cui a suo dire ci sarebbero più veterinari che pediatri, definendola un segnale negativo.
"L'Italia purtroppo è un Paese che invecchia: speriamo che si possa invertire la tendenza, creando condizioni favorevoli perché i giovani abbiano più fiducia e ritrovino il coraggio e la gioia di diventare genitori", ha dichiarato Papa Francesco. Poi, inaspettatamente, ha aggiunto: "Forse questo non dovrei dirlo, ma lo dico: oggi si preferisce avere un cagnolino che un figlio. Il vostro compito è molto limitato, ma cresce quello dei veterinari! E questo non è un buon segnale".
Queste parole hanno scatenato reazioni contrastanti, con i veterinari che difendono il crescente legame tra le persone e i loro amici a quattro zampe. "La società è cambiata, anche le esigenze, e cani e gatti oggi sono diventati ormai indispensabili", ha affermato Zaccaria Di Taranto, capo della Federazione Medici Veterinari. "Specie nelle grandi città, dove regna l'anonimato, sono un antidoto alla solitudine."
Il Papa, tuttavia, non è nuovo a questa critica. In passato, ha dichiarato che cani e gatti stanno prendendo il posto dei figli, definendo questa scelta come una negazione della maternità e paternità che impoverisce l'umanità.
In occasione della giornata mondiale del cane lo scorso agosto, Papa Francesco aveva detto: "Qui è l'inverno demografico europeo: invece dei figli preferiscono avere cani, gatti, che è un po' l'affetto programmato: io programmo l'affetto, mi danno l'affetto senza problemi". Ha anche ricordato un episodio in cui una donna aveva chiesto di benedire il suo cagnolino durante un'udienza, suscitando la sua sgridata: "Tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino!" le aveva detto.
Eppure La Bibbia stessa menziona cani e gatti, attribuendo loro significati simbolici. Il gatto, per esempio, con la sua capacità di ingannare e catturare i topi è indicato come "protettore" di Maria e per certi versi immagine di Gesù cacciatore di anime. La Genesi dice che "Di fronte all'esito della sua creazione, il Signore ne restò soddisfatto (“Dio vide che era cosa buona”), e benedì gli animali, esattamente come farà per l'uomo e la donna" Tuttavia, il Papa sembra preoccupato che questa preferenza per gli animali domestici possa contribuire al declino demografico in Europa.
In conclusione, la controversia tra il Papa e i difensori degli animali domestici continua, con la società moderna che deve bilanciare le sue esigenze e preferenze in un mondo in rapido cambiamento.
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