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05 Aprile 2024 - 17:00
Dall'11 Aprile, in via Carlo Alberto a Torino, sorgerà Shaker, un bar all’avanguardia che sfida le convenzioni. A renderlo così speciale è un dettaglio non da poco: è gestito completamente da robot.
Shaker, infatti, è il primo flagship bar al mondo a introdurre il concetto rivoluzionario del robot bartender. Questi eleganti automi, progettati dallo studio di progettazione Carlo Ratti Associati in collaborazione con il Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT), sono i veri protagonisti di Shaker.
Il processo per ottenere un drink è particolarmente interessante e alquanto futuristico. Si inizia con i clienti che possono utilizzare un’applicazione per smartphone per creare il proprio cocktail personalizzato. Basta selezionare gli ingredienti preferiti, specificare le dosi e inviare l’ordine al robot. Successivamente le due braccia meccaniche, con movimenti fluidi e precisi, si attivano per realizzare il cocktail desiderato. L’utente diventa così un “barman virtuale”, guidando il processo di creazione. Shaker offre una vasta gamma di ingredienti, dai classici ai più insoliti.
Il listino di Shaker non si limita ai soli drink alcolici. Oltre ai cocktail, offre anche una selezione di caffè grazie a una partnership con Martini & Rossi e Lavazza. Quindi, se desiderate un caffè, un cappuccino o persino un mocaccino, il robot bartender sarà pronto a prepararlo per voi. Ma non temete, il robot non lavorerà mai da solo: all’interno del locale ci saranno sempre almeno due baristi "umani". Questo per garantire sempre l’attenzione ai dettagli e la cura che solo le persone possono offrire. Il tutto avviene all'interno di una location caratterizzata da un arredamento minimalista e da luci soffuse che creano un’atmosfera avvolgente.
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A capo di questo innovativo progetto c'è Makr Shakr, leader nel settore dei bar robotici, che ha trasformato la sua start-up in un’impresa globale con clienti sparsi in tutto il mondo: i bracci robotici di Makr Shakr servono cocktail a clienti internazionali di Las Vegas, Singapore, Praga, Miami, Londra, Amsterdam e Bali. Senza dimenticare le crociere della Royal Caribbean Group, dove i robot bartender sono ormai una realtà consolidata. Quello di Torino non è un debutto assoluto per Makr Shakr che aveva già sperimentato l’esperienza dei bar robotici ai Murazzi qualche anno fa. Tuttavia, a differenza di quella breve proposta temporanea, Shaker è qui per rimanere a lungo termine.
Il futuro del settore food and beverage sembra muoversi in questa direzione, con una crescente richiesta di bar robotici da parte dei clienti. Non si tratta solo di uno spettacolo scenico, ma di un trend che sta diventando un sistema. E al centro di tutto ciò c’è l’intelligenza artificiale, già utilizzata da Makr Shakr per garantire la sicurezza dei propri robot. Nel prossimo futuro, l’AI potrebbe rivoluzionare ulteriormente il modo in cui interagiamo con i bar e i ristoranti, aprendo nuove possibilità e sfidando le tradizioni. Un mix perfetto tra tecnologia e umanità, proprio come un cocktail ben miscelato
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