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Le 5 lauree che danno più lavoro e pagano meglio

Una panoramica sulle specializzazioni universitarie più vantaggiose in termini di sicurezza occupazionale e crescita salariale

Politecnico di Torino (Fonte Instagram)

Politecnico di Torino (Fonte Instagram)

Decidere cosa studiare all’università dopo il diploma può essere un bel grattacapo. Ogni studente alle prese con questa scelta si chiede: quali corsi mi apriranno più porte nel mondo del lavoro? È una domanda difficile, specie quando ci si prova a districare tra ciò che ci piace e ciò che potrebbe garantire un "futuro sicuro". Partiamo da un presupposto fondamentale: in un'epoca di rapidi cambiamenti tecnologici e di mercato, la laurea mantiene ancora il suo valore come chiave d'accesso al mondo del lavoro? Questa domanda è al centro di un vivace dibattito tra esperti di educazione e professionisti dell'industria.

L'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha rilevato che nel 2022, il tasso di occupazione dei laureati italiani ha toccato il 74,6%, segnando un incremento notevole rispetto all'anno precedente e superando del 4% i livelli precedenti alla crisi finanziaria del 2008. Tuttavia, questa cifra resta inferiore alla media europea, dove il tasso di occupazione per i laureati di età compresa tra i 30 e i 34 anni si attesta all'89,3%. L'analisi mostra un marcato divario geografico: il Sud Italia registra un tasso di occupazione del 69,9%, significativamente più basso rispetto all'89,2% del Nord.

Secondo il Rapporto sulla Condizione Occupazionale dei Laureati di AlmaLaurea, le prospettive lavorative variano notevolmente a seconda del tipo di laurea. Nel 2022, il 75,4% dei laureati di primo livello e il 77,1% di quelli di secondo livello hanno trovato impiego entro un anno dal conseguimento del titolo. Questi numeri crescono con il tempo, raggiungendo rispettivamente il 90,3% e l'85,9% a tre anni dalla laurea. A cinque anni dal conseguimento del titolo, i laureati magistrali biennali del 2016 presentano tassi di occupazione notevolmente elevati in diverse discipline. Ecco una panoramica dettagliata delle aree di studio con le percentuali più alte di inserimento lavorativo:

1. Ingegneria industriale e dell’informazione: 95,6% dei laureati trova occupazione, sottolineando l'importanza critica di questa disciplina nel panorama lavorativo attuale.

2. Informatica e tecnologie ICT: con un tasso di occupazione del 94,6%, questo settore continua a espandersi, richiedendo sempre più esperti in tecnologie avanzate.

3. Architettura e ingegneria civile: 92,5% di occupazione mostra la costante richiesta di professionisti capaci di progettare e realizzare infrastrutture sostenibili.

4. Settore economico: con un 91,2%, gli esperti economici rimangono cruciali per la gestione e l'analisi finanziaria delle aziende.

5. Settore medico-sanitario e farmaceutico: con un tasso di occupazione del 90,9%, questi campi confermano la loro stabilità e crescita continua.

Il recente rapporto di AlmaLaurea ha messo in luce anche le carriere universitarie che portano ai guadagni più elevati cinque anni dopo il conseguimento del titolo. Ecco le più remunerative:

1. Settore medico e farmaceutico - I laureati in questi settori, spesso in corsi a ciclo unico, ricevono una media di 1.898 € al mese, dimostrando l'alta valutazione del loro contributo essenziale alla società.

2. Ingegneria industriale e dell’informazione - I laureati in questo campo guadagnano in media 1.893 € al mese, grazie alle loro competenze specializzate molto richieste nelle industrie moderne.

3. Informatica e tecnologie ICT - Con un reddito medio mensile di 1.851 €, i professionisti del settore informatico continuano a godere di una forte domanda e di stipendi elevati, riflettendo l'importanza critica della digitalizzazione in tutti i settori.

4. Settore veterinario - Con un salario medio di 1.774 €, i laureati in questo campo svolgono un ruolo cruciale nel curare la salute degli animali, mostrando come anche le nicchie specifiche possano essere molto remunerative.

5. Economia - I laureati in economia vedono un ritorno finanziario di 1.706 € al mese, un riflesso della loro capacità di navigare e gestire le complessità del mondo finanziario e commerciale.

Ci sono altri 2 ambiti di studio universitario che offrono prospettive interessanti in termini di opportunità di carriera e remunerazione:

1. Architettura e Ingegneria Civile - I professionisti in questo settore, che combinano conoscenze tecniche con un approccio creativo, sono responsabili della progettazione e costruzione di infrastrutture durature. Il loro stipendio medio si aggira intorno ai 1.680 € al mese.

2. Scienze - I laureati nelle varie discipline scientifiche, noti per le loro capacità analitiche e metodiche, possono aspettarsi uno stipendio medio di circa 1.625 € al mese. Questo settore valorizza particolarmente l'approccio sistematico e la precisione nel lavoro.

La scelta di una laurea non è mai stata così critica come in questo clima di rapido cambiamento tecnologico e economico. Gli studenti devono considerare sia le loro passioni personali sia le prospettive professionali a lungo termine, con un occhio attento alle lauree che offrono non solo un lavoro immediato ma anche una crescita professionale continua.

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