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Immobiliare
02 Settembre 2024 - 16:30
A partire dal 1° settembre 2024, sono entrate in vigore in Italia nuove regole per gli affitti brevi, con l’obiettivo di contrastare l’abusivismo e garantire maggiore trasparenza nel settore. Ecco una panoramica delle principali novità.
La novità più rilevante è l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per tutte le locazioni di durata inferiore ai 30 giorni. Questo codice dovrà essere esposto sia negli annunci online che all’esterno dell’edificio in cui si trova l’immobile. L’obiettivo è tracciare tutte le locazioni brevi e creare un database nazionale che renda più facile il controllo delle attività.
Le sanzioni per chi non si adegua alle nuove regole sono significative. Chi affitta un immobile senza il CIN potrà ricevere una multa compresa tra 800 e 8.000 euro. Inoltre, se il codice non viene esposto negli annunci, la sanzione prevista va dai 500 ai 5.000 euro. Tuttavia, le multe non scatteranno immediatamente: ci saranno 60 giorni di tempo per mettersi in regola, con le sanzioni che entreranno in vigore a partire da novembre.
Oltre al CIN, sono stati introdotti altri obblighi per gli affitti brevi. Sarà necessario installare dispositivi per la rilevazione di gas e estintori portatili. Questi obblighi si applicano a tutte le strutture, comprese quelle turistiche e i bed & breakfast. In caso di mancata installazione, la sanzione prevista è di 6.000 euro, ma solo per chi esercita l’attività in forma imprenditoriale.
Il CIN può essere richiesto attraverso una piattaforma predisposta dal Ministero del Turismo. L’accesso al sistema avviene tramite SPID, e la piattaforma è in grado di individuare automaticamente le strutture associate all’utente, consentendo il completamento delle informazioni mancanti. Eventuali incongruenze con i dati già presenti dovranno essere comunicate alla regione di riferimento, che provvederà a verificare e integrare il database.
L’introduzione del CIN e delle nuove regole mira a combattere l’abusivismo e a armonizzare le normative sugli affitti brevi in tutte le regioni italiane. Questo dovrebbe portare a una maggiore trasparenza e a un controllo più efficace delle attività di locazione breve, garantendo al contempo una maggiore sicurezza per gli affittuari.
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