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Bilancio nazionale

La notte più "pericolosa dell'anno": quasi 900 interventi dei vigili del fuoco solo a Capodanno

Tra incendi e feriti: l'uso sempre più diffuso (e meno responsabile) dei botti nella notte di San Silvestro

La notte più "pericolosa dell'anno": quasi 900 interventi dei vigili del fuoco solo a Capodanno

Accensione di un petardo - Immagine di repertorio

Durante la serata dell'ultimo dell'anno, ben prima della mezzanotte, fino alle prime ore del 2025, in tantissimi cieli italiani, da nord a sud, si sono illuminati delle luci dei fuochi d'artificio per salutare l'anno passato e festeggiare il nuovo. 

Tuttavia, nonostante i divieti e le raccomandazioni, l'uso inconscio di petardi e botti ha provocato incendi e feriti. Nella sola notte di San Silvestro, i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire in quasi novecento occasioni in tutto il territorio nazionale, a causa di incidenti collegati ai festeggiamenti. 

Il bilancio esatto delle operazioni effettuate dai vigili del fuoco, reso noto questa mattina, ammonta a 882 interventi di spegnimento, un numero significativamente superiore ai 703 dell'anno precedente.
Questo incremento è un chiaro segnale di un uso più diffuso e meno responsabile dei fuochi artificiali.

La maggior parte degli interventi hanno riguardato incendi di cassonetti e altri oggetti per strada, senza trascurare le fiamme divampate su balconi, verande e tetti, e in alcuni casi anche su automobili parcheggiate, colpite dai botti. Le regioni del nord Italia hanno registrato il maggior numero di incidenti. La Lombardia guida questa poco invidiabile classifica con 142 interventi, seguita dall'Emilia Romagna con 109 e il Veneto con 103. A seguire troviamo il Trentino Alto Adige e Campania con 103 e 99 casi rispettivamente, Lazio e Toscana entrambi con 70, Piemonte con 65.

Il bilancio dei feriti a causa dei botti di Capodanno 2025 è purtroppo significativo, con 54 persone ricoverate in ospedale in Campania, alcune delle quali in gravi condizioni a causa di proiettili vaganti. In Liguria si riscontrano feriti gravi con amputazioni di dita, mentre in Puglia si contano dieci feriti, tra cui un bambino di sei anni colpito dallo scoppio di petardi, prevalentemente con ustioni a mani e gambe.

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