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NOTIZIA DEL GIORNO

FedEx Italia: sequestrati 46 milioni per frode fiscale

L'inchiesta della procura di Milano su evasione fiscale e lavoro illegale

FedEx Italia: sequestrati 46 milioni per frode fiscale

FedEx

La procura di Milano ha aperto un nuovo capitolo nella sua incessante lotta contro le frodi fiscali e la somministrazione illecita di manodopera. Questa volta, sotto la lente d'ingrandimento dei magistrati Paolo Storari e Valentina Mondovì, è finita la filiale italiana di FedEx, il colosso statunitense noto per la sua leadership nel settore dei trasporti e della spedizione espressa di prodotti. Un sequestro preventivo d'urgenza di oltre 46 milioni di euro è stato eseguito dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, segnando la 33esima indagine in cinque anni che la procura milanese ha avviato contro le filiere di manodopera di grandi multinazionali.


Al centro dell'indagine vi è il cosiddetto "fenomeno della somministrazione illecita di manodopera", una pratica che coinvolge i "serbatoi" di lavoratori, ossia gruppi di dipendenti a cui non vengono corrisposti gli oneri previdenziali e assistenziali. Secondo quanto emerso dalle indagini, FedEx avrebbe utilizzato un meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti, stipulando contratti d'appalto fittizi per la somministrazione di manodopera. Questo sistema avrebbe permesso alla società di evitare il versamento dell'IVA e degli oneri previdenziali, attraverso l'utilizzo di società "filtro" e cooperative "serbatoio".



Questa inchiesta si inserisce in un contesto più ampio di indagini che la procura di Milano ha condotto negli ultimi anni, coinvolgendo altre grandi multinazionali e aziende leader in vari settori, dalla logistica alla moda, dall'e-commerce alla grande distribuzione. Tra i nomi noti figurano DHL, GLS, UPS, Amazon, e molti altri. Le accuse spaziano dalle frodi fiscali al caporalato, fino all'omessa vigilanza sugli appalti. Queste operazioni hanno permesso di recuperare al fisco circa 600 milioni di euro e di stabilizzare migliaia di lavoratori.


Nell'ambito dell'inchiesta, FedEx è indagata per la responsabilità amministrativa degli enti, insieme a due dirigenti: Stefania Pezzetti, ex amministratrice delegata di FedEx e attuale CEO di BRT, e Jan Bernd Haaksman, coinvolto nella presunta frode del 2023. Il sequestro, che dovrà essere convalidato da un giudice per le indagini preliminari, rappresenta un duro colpo per la società, che si trova ora a dover rispondere di gravi accuse che potrebbero avere ripercussioni significative sulla sua operatività in Italia.

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