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Abusi cinematografici
01 Febbraio 2025 - 08:00
"Non fidarti mai del narratore. Fida solo della storia."
Recita così una citazione della serie tv Netflix "The Sandman" che, come ha riportato la rivista settimanale statunitense "Variety" nelle ore serali italiane del 31 gennaio, vedrà la conclusione della storia sul re dei sogni Morfeo nel 2025, dopo solo due stagioni. La decisione è stata presa a seguito delle gravi accuse di molestie sessuali mosse contro lo scrittore dell'omonimo libro a fumetti, Neil Gaiman.
Gaiman, classe 1960, scrittore, sceneggiatore, fumettista e giornalista britannico, è conosciuto per aver scritto le sceneggiature degli adattamenti televisivi e cinematografici di alcuni dei suoi libri dell'orrore d'infanzia e fantasy mitologico più famosi al mondo quali "Coraline", "Stardust" e "American Gods". Il suo successo risiedeva nel creare dei veri e propri miti da tramandare di generazione in generazione. Favole fantastiche che mescolavano temi quali la magia, il folklore con argomenti più profondi quali la solitudine e la paura della crescita.
Ma come dice la citazione da lui stesso scritta, la sua credibilità di scrittore e personalità letteraria è andata a sgretolarsi quando, nel luglio 2024, cinque donne si sono fatte avanti per denunciarlo di molestie sessuali, che sarebbero iniziate nel 1986. Gaiman ha negato ogni accusa a lui rivolte ma, come ormai succede per ogni uomo potente, che sia ad Hollywood o no, la cancel culture non ha risparmiato nemmeno lui. I fan dei suoi libri e delle serie tv da lui scritte erano rimasti scioccati e soprattutto preoccupati per il futuro dei progetti audiovisivi.
E infatti, tali progetti o sono stati rimandati e riscritti o totalmente cancellati: prima vittima è stata la serie britannica di Amazon Prime "Good Omens", che racconta l'amicizia non del tutto platonica tra l'angelo Aziraphale e il demone Crowley, il quale invece di concludere la sua storia nella terza stagione a più episodi, sarà attuata in un unico episodio-film di 90 minuti.
Un'altra serie che non ha mai visto la luce è "Anansi Boys", tratto dall'omonimo romanzo a fumetti spin-off di "American Gods", che doveva essere prodotta dalla Dark Horse Comics, l'edizione che ha pubblicato il primo volume, ma dopo il luglio 2024, all'indomani dell'episodio del podcast neozelandese Tortoise Media in cui le cinque donne raccontavano gli episodi di abusi sessuali compiuti dallo scrittore, la serie è stata cancellata, così come ha fatto Disney con la serie mai realizzata "Il Figlio del Cimitero".
Ultima serie televisiva che aveva riscontrato un notevole successo sulla piattaforma di Netflix è stata "The Sandman", che si concluderà con la seconda stagione, anche se c'erano voci su una possibile terza. Allan Heinberg, portavoce di 'Variety' ha spiegato la decisione dichiarando: "la serie The Sandman è sempre stata focalizzata esclusivamente sulla storia di Sogno e, nel 2022, quando abbiamo guardato il materiale rimanente sul personaggio tra le pagine dei fumetti, sapevamo che avevamo a disposizione una storia utile solo a realizzare un'altra stagione". La dichiarazione è indiscreta ma non ha cambiato le interpretazioni del fanbase sul vero colpevole, cioè Neil Gaiman.
Su Reddit dei fan hanno scritto: "È davvero un peccato perché la prima stagione mi aveva entusiasmato tanto, ma... lo capisco. Neil Gaiman aveva reso così tossico tutto quello che toccava che non ci sarebbe stato alcun modo per far funzionare un'ulteriore stagione. È un peccato per il cast e la troupe, perché sentivo che avevano fatto un grande lavoro con la prima stagione!"
e ancora: "Ah beh, difficilmente è una sorpresa per Netflix e i recenti eventi attorno a Gaiman."
Nonostante questi annunci negativi per la sua carriera, Neil Gaiman continua sulla sua linea di negazionismo e da qui si ritorna in quel circolo vizioso sulla questione quasi esistenziale del dividere l'arte dall'artista: si può davvero non dividere un talento così riconosciuto e amato dagli atti scandalosi attuati dalla stessa persona che ha definito l'infanzia letteraria e cinematografica di molti? La risposta corretta sembra difficile da scrutare ma un concetto rimane fermo e deciso: la violazione fisica, soprattutto sessuale, non rimarrà impunita. Non importa la rilevanza sociale o culturale.
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