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Scandalo alla vigilia degli Oscar: Karla Sofia-Gascon nel mirino per dei vecchi tweet contro musulmani e cinesi

Un passato di controversie che potrebbe costarle la statuetta dorata

Scandalo alla vigilia degli Oscar: Karla Sofia Gascon nel mirino per dei vecchi tweet contro i musulmani e i cinesi

Karla Sofía-Gascón, la prima attrice trans candidata all'Oscar, a meno di due mesi dalla cerimonia che potrebbe coronarla come Miglior Attrice Protagonista per "Emilia Pérez", si trova ad affrontare uno scandalo riguardo a dei vecchi tweets che l'hanno vista scagliare più di una sola pietra su delle minoranze nonostante anche lei faccia parte di una.

L'attrice spagnola infatti, anni prima di essere ingaggiata da Jacques Audiard per la pellicola, aveva espresso su X dei commenti offensivi riguardanti gruppi religiosi ed etnici quali, rispettivamente, musulmani e cinesi. Nel 2020, tra l'altro, aveva espresso un'opinione pesante riguardo a George Floyd, l'uomo afroamericano ucciso ingiustamente dalle autorità scatenando il movimento #BlackLivesMatter. Ma andiamo con ordine.

La giornalista musulmana Sarah Hagi, il 30 gennaio 2025, sul profilo X è riuscita a pubblicare degli screenshot dei tweets provando come quest'ultima avesse delle opinioni colorite sulle comunità multietniche che vivono nella Spagna madrepatria. Tweets che non sono mai stati cancellati dall'attrice.

Il primo tweet risale al 2016, in cui l'attrice critica aspramente l'islam definendolo "un focolaio d'infezione per l'umanità che deve essere curata urgentemente".

Seguendo poi con un altro, riferendosi all'attentato terroristico di Nizza, avvenuto il 14 luglio 2016 dicendo: "Nuovo attentato in Francia, decapitati a Nizza da uno di quei ritardati seguaci di Allah. Quante volte dovremo espellere dall'Europa questi energumeni fino a renderci conto che questa religione è incompatibile con i valori occidentali? Non impariamo. Grazie Erdogan."

Andando avanti un po' nel tempo, nel 2020, all'omicidio di George Floyd, l'attrice voleva schierarsi dalla parte dei cittadini americani, stanchi della costante discriminazione razziale, ma un suo commento su Floyd non è rimasto inosservato. In un commento pubblicato sul social network, lo definisce un "tossicodipendente truffatore", un termine che ha solo fatto infuriare i followers.

Sempre nel 2020, Gascon ha definito in maniera chiaramente offensiva la comunità cinese facendo riferimento alle cospirazioni legate ai vaccini e alla responsabilità attribuita a questi per il Covid: "il vaccino cinese, apparte il chip obbligatorio, viene con due involtini primavera, un gatto che muove la zampa, 2 fiori di plastica, una lanterna piegabile, 3 linee telefoniche e un euro per la tua prima spesa controllata".

Un anno dopo, agli Oscar del 2021, Gascon ha commentato la cerimonia definendola "squallida":"Più e più #Oscar stanno sembrando come una cerimonia per film indipendenti e di protesta che non sapevo se stessi guardando un festival Afro-Coreano, una dimostrazione di Black Lives Matter o il 8M. A parte questo, un squallido, squallido gala".

E infine, ultimo ma non meno importante, il commento che ha avuto più notorietà è sulla foto della famiglia musulmana pubblicata dall'attrice con la descrizione: "L'islam è meraviglioso, senza alcun tipo di maschilismo. La donna viene rispettata, e quando viene rispettata tanto, lasciano uno piccolo quadrato sulle loro facce così da vedere i loro occhi e le loro bocche, ma solo se si comportano bene. Anche se si vestono così per gusto personale. Che UMANITÀ PROFONDAMENTE DISGUSTOSA."

L'attrice, dopo che questi vecchi commenti sono stati trapelati su internet, ha rotto il silenzio esprimendo il profondo sconforto e la vergogna provata, il che non ha servito perché dopo alcune ore ha eliminato il suo account X. Ma non è stata l'unica a rompere questo silenzio: Zoe Saldana, collega di Gascon in "Emilia Pérez", ha commentato l'accaduto dichiarando a "The Hollywood Reporter": "Mi rende molto triste perché non lo supporto, e non ho alcune tolleranza per alcuna retorica negativa verso le persone di alcun gruppo".

L'Academy al momento non ha espresso alcuna opinione riguardo agli accaduti, ma se si ricordano i provvedimenti che questa ha preso per l'attore e comico Kevin Hart (che doveva condurre la cerimonia nel 2019 ma è stato poi licenziato a seguito di alcuni vecchi tweet a sfondo omofobo ritrovati nel suo account), le conseguenze per Gascon non si prospettano diverse.

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