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La storia
19 Febbraio 2025 - 12:20
Uomo che legge la bolletta - foto di repertorio
Una bolletta astronomica in provincia di Pesaro: a un 40enne di origine albanese è stato chiesto di pagare 430mila euro per l'energia elettrica. Una storia apparentemente assurda, ma che cela una spiegazione molto chiara. E no, non è stato un errore di battitura.
L'uomo, proprietario di un appartamento a Vellefoglia, aveva affittato l'alloggio ad un connazionale, cioè colui che ha effettivamente utilizzato l'energia elettrica conteggiata nella bolletta. Si tratta di 1.775.064 kilowattora di consumo in tre anni, tra febbraio 2021 e marzo 2024.
Una cifra incredibile ma che diventa sensata alla luce di quanto scoperto: l'inquilino aveva allestito un laboratorio per la coltivazione di marijuana. Serre, luci sempre accese per riscaldare l’ambiente e mantenere una temperatura costante, impianti per l’essiccazione e tutto l’occorrente per portare avanti un’attività che consuma parecchia energia.
L’inquilino è stato arrestato, ma una volta rilasciato è fuggito ed è attualmente ricercato. Il proprietario, invece, si è detto estraneo ai fatti ma di non aver effettuato il cambio di intestazione della bolletta, ricevendo così "il conto".
"Non capiamo il perché di questo conteggio", ha dichiarato l'avvocata dell'affittuario, Emanuela Cangini.
La situazione si è ulteriormente complicata quando l'ENEL ha scoperto due allacci abusivi e ha rimosso il contatore il 19 marzo. Nonostante ciò, le bollette hanno continuato ad arrivare, accompagnate da un sollecito di pagamento di 730 euro, una beffa che ha reso la situazione ancora più surreale. "Abbiamo fatto reclamo e tentato una prima conciliazione", ha spiegato Cangini, "ma l'unica strada rimasta è rivolgersi all'autorità giudiziaria".
L'appartamento è inutilizzabile da marzo, poiché l'erogazione dell'energia elettrica è stata interrotta e non verrà ripristinata fino alla risoluzione del contenzioso.
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