l'editoriale
Cerca
Tendenze
17 Marzo 2025 - 23:00
Mangiare bene non è solo una questione di organizzazione, ma un vero e proprio investimento sulla salute. La scelta degli alimenti che finiscono nel piatto ogni giorno può fare la differenza tra un organismo in equilibrio e una dieta che, nel tempo, potrebbe favorire disturbi o patologie. E se il segreto fosse variare, evitando eccessi ma senza rinunce?
Il primo passo per un'alimentazione sana è ridurre il più possibile il consumo di cibi trasformati e ultra-processati. Preparare i pasti in casa resta la scelta migliore, anche quando il tempo è poco e si deve optare per la classica "schiscetta" da portare in ufficio. L’ispirazione arriva dalla dieta mediterranea, riconosciuta tra le più salutari al mondo: verdura, frutta, cereali integrali, olio extravergine d'oliva, pesce e carne bianca rappresentano la base di un’alimentazione bilanciata.
Per anni è stata al centro di un acceso dibattito: fa ingrassare o è un alleato dell’organismo? In realtà, la pasta non solo fornisce energia, ma è anche una fonte di proteine vegetali che, a differenza di quelle animali, rilasciano energia più lentamente, favorendo un senso di sazietà prolungato. Secondo Healthy Food, può essere consumata anche tutti i giorni, a patto di seguire alcune regole.
Il primo accorgimento riguarda il condimento: meglio evitare abbinamenti con verdure amidacee, come patate o mais, per non sovraccaricare l’organismo di carboidrati. Il secondo suggerimento è variare il tipo di pasta, alternando quella di grano duro con integrale, grano saraceno, quinoa o legumi, per bilanciare fibre e proteine. Infine, occhio alle porzioni: un piatto di pasta con pomodoro fresco e basilico è perfetto, ma senza esagerare con le quantità.
Spesso sottovalutati, i legumi sono un vero toccasana. Secondo il Grain & Legumes Nutrition Council, consumarli almeno due o tre volte a settimana può ridurre il rischio di malattie croniche, diabete e persino alcune forme di tumore. Un recente studio ha dimostrato che chi assume legumi quattro volte a settimana abbassa del 22% il rischio di malattie coronariche. Il motivo? Fagioli, ceci, lenticchie e piselli aiutano a regolare la glicemia, abbassano il colesterolo cattivo e favoriscono la perdita di peso grazie al loro alto contenuto di fibre e proteine.
Nel dibattito tra sostenitori e detrattori della carne, la scienza è chiara: la carne può far parte di una dieta equilibrata, purché si evitino le varianti ricche di grassi saturi e lavorate industrialmente. Secondo le linee guida del National Health Service (NHS), la carne rossa non deve essere eliminata del tutto, ma limitata, preferendo invece quella bianca, come pollo e tacchino.
La quantità consigliata si aggira intorno ai 70 grammi al giorno, comprendendo non solo le carni fresche, ma anche gli affettati e le interiora, come il fegato, che pur essendo ricco di ferro e vitamina A, va consumato con moderazione. L’importante è scegliere tagli magri, cucinarli in casa con pochi grassi e ridurre l’aggiunta di sale per evitare eccessi di sodio.
L’alimentazione non deve essere vissuta come una rinuncia, ma come una risorsa. Equilibrare i nutrienti, scegliere ingredienti freschi e variare il più possibile è la chiave per una dieta che fa bene al corpo e alla mente. Mangiare sano non significa privarsi del gusto, ma imparare a selezionare con attenzione ciò che finisce nel piatto.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..