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Salute
18 Marzo 2025 - 16:30
Quante volte vi è capitato di concludere la serata con un drink alcolico? Che sia per rilassarsi con gli amici o per cercare di conciliare il sonno, questo "rituale notturno" è profondamente radicato nelle nostre abitudini. Tutto parte dal termine "Nightcap", che risale all'inizio del XVIII secolo e originariamente indicava il cappello che si indossava di notte per proteggersi dal freddo, prima dell'avvento del riscaldamento moderno. Questo indumento aveva lo scopo di garantire un sonno ristoratore, mantenendo la testa al caldo. Con il tempo, si è scoperto che un drink alcolico poteva offrire una simile sensazione di calore e relax. Tuttavia, ciò che sembra un innocuo piacere serale nasconde un piccolo inconveniente: non è l'ideale per la salute e per il riposo.
Il "Nightcap", quindi, si rivela un paradosso. Se da un lato sembra favorire l'addormentamento, dall'altro compromette la qualità del sonno. L'effetto sedativo iniziale dell'alcol può indurre una rapida sonnolenza, ma il suo metabolismo nel corpo porta a un risveglio precoce e a un sonno frammentato. Questo ciclo può lasciare le persone stanche e meno riposate il giorno seguente, vanificando l'intento originale di un sonno ristoratore.
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