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SOCIETà

Giornata Mondiale della Felicità: la Gen Z è la più sola di sempre, il dato shock

Precarietà e futuro incerto: l’infelicità tra i giovani cresce. In Italia, il 45% dei 18-34enni si sente insoddisfatto e sempre più solo

 Giornata Mondiale della Felicità: la Gen Z è la più sola di sempre, il dato shock

Immagine di repertorio

La felicità sembra un’illusione per le nuove generazioni. In occasione della Giornata Mondiale della Felicità, un sondaggio pubblicato su Newsweek ha rivelato che l’80% della Generazione Z – tra i 15 e i 30 anni – ha sperimentato solitudine nell’ultimo anno, e uno su tre la vive con regolarità. Ma il problema non riguarda solo loro: il 72% dei Millennial (30-45 anni) e il 60% della Generazione X dichiarano di sentirsi soli, mentre tra i baby boomer il dato si ferma al 45%. Un fenomeno che la Fondazione della Felicità ETS definisce una vera e propria epidemia sociale.

L’insicurezza economica, la precarietà lavorativa e il confronto costante sui social media stanno minando il benessere della Gen Z. Il costo della vita in aumento impedisce ai giovani di raggiungere l’indipendenza, con affitti insostenibili e stipendi bassi. L’instabilità si riflette anche sul lavoro: secondo MetLife, solo il 59% della Gen Z si dichiara soddisfatto della propria occupazione, contro il 71% dei baby boomer. La difficoltà nel costruire un futuro solido accresce ansia e frustrazione.

Il World Happiness Report 2025 colloca l’Italia al 40º posto nella classifica globale, dietro a Malta e poco sopra il Guatemala. Secondo l’Istituto Piepoli per Udicon, gli over 50 si dichiarano i più felici, mentre tra i 18-34enni il livello di soddisfazione crolla.

L’incertezza economica e la difficoltà nel trovare un lavoro stabile aggravano il senso di precarietà. La possibilità di acquistare una casa o anche solo di vivere autonomamente sembra sempre più lontana per molti giovani italiani.

Il malessere della Gen Z nasce già in adolescenza. The Good Childhood Report 2024 evidenzia che i quindicenni italiani sono tra i meno soddisfatti d’Europa, più infelici solo di Regno Unito, Malta, Polonia e Germania. Il 14,3% degli studenti si dice insoddisfatto della scuola, mentre il 41% teme per la situazione economica familiare.

Il problema si accentua nelle regioni del Mezzogiorno, dove la disoccupazione giovanile resta altissima e molti ragazzi sono costretti a trasferirsi al Nord o all’estero. Anche il divario di genere pesa: le giovani donne faticano di più a trovare un’occupazione e guadagnano meno dei loro coetanei maschi.

Il STADA Health Report 2024 conferma che la solitudine è un problema crescente. Il 4% dei giovani tra i 18 e i 34 anni la considera un disagio grave, una percentuale doppia rispetto agli over 50. Inoltre, il 45% dei ragazzi si sente disconnesso tra vita reale e digitale, intrappolato in una rete di connessioni virtuali che non sostituiscono i rapporti autentici.

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