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LAVORO & SOCIETà

Primo giorno da incubo: 7 neoassunti su 10 pronti a licenziarsi in 24 ore

Niente accoglienza né indicazioni: secondo un report di Michael Page, il 71% dei neoassunti italiani valuta le dimissioni già dopo il primo giorno

Primo giorno da incubo: 7 neoassunti su 10 pronti a licenziarsi in 24 ore

Immagine di repertorio

Il primo giorno di lavoro dovrebbe essere un momento di entusiasmo e nuove opportunità. Tuttavia, per il 71% dei neoassunti in Italia, si trasforma in un'esperienza così negativa da farli pensare di lasciare il nuovo impiego dopo appena 24 ore. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da Michael Page, società specializzata nella ricerca e selezione di personale qualificato. Un dato allarmante, soprattutto se confrontato con la media europea del 46%, che sottolinea quanto l'onboarding, ovvero il processo di inserimento in azienda, sia spesso gestito in modo inadeguato.

Le ragioni di questa insoddisfazione sono molteplici. Il 76% degli intervistati ha lamentato la mancanza di un evento di benvenuto, mentre il 43% ha sottolineato l'assenza di comunicazioni preliminari su come si sarebbe dovuto svolgere il lavoro. Inoltre, il 22% ha evidenziato una carenza di supporto adeguato durante il periodo iniziale. Un altro aspetto critico è il primo pranzo, che il 16% dei neoassunti ha trascorso in solitudine, senza alcun coinvolgimento da parte dei colleghi. Questi piccoli errori, seppur apparentemente banali, possono avere un impatto significativo sul senso di appartenenza e sull'engagement dei nuovi collaboratori.

Nonostante il quadro desolante, ci sono soluzioni semplici che le aziende possono adottare per migliorare l'esperienza dei nuovi assunti. Francesca Caricchia, Senior Executive Director di PageGroup, suggerisce di trasformare un momento potenzialmente critico in un potente strumento di retention. Tra le strategie proposte, l'invio di un welcome pack personalizzato subito dopo l'accettazione dell'offerta di lavoro e la preparazione anticipata di badge, account email e accesso ai software aziendali. Inoltre, la raccolta dei feedback è fondamentale per prevenire problemi futuri, un aspetto spesso trascurato fino al momento delle dimissioni.


Il sondaggio di Michael Page offre un'importante opportunità per le aziende di rivedere e migliorare i propri processi di onboarding. Investire in un'accoglienza ben strutturata non solo favorisce l'integrazione dei nuovi dipendenti, ma può anche ridurre il turnover e migliorare la reputazione aziendale. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, le imprese che sapranno distinguersi per un onboarding efficace avranno un vantaggio significativo nel trattenere i talenti e attrarne di nuovi.

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