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LAVORO & TECNOLOGIA

Bill Gates: «Tra dieci anni lavoreremo solo due giorni alla settimana»

Entro il 2035 il vecchio orario d’ufficio potrebbe scomparire. Ma attenzione: non tutto è oro. Le parole dell' ex CEO di Microsoft al “The Tonight Show”

Bill Gates: «Tra dieci anni lavoreremo solo due giorni alla settimana»

Bill Gates al "The Tonight Show" e immagine di repertorio

Entro il 2035 la settimana lavorativa potrebbe accorciarsi drasticamente. A dirlo non è un sognatore, ma Bill Gates: fondatore di Microsoft, filantropo e tra le voci più ascoltate dell’innovazione globale. Intervistato durante il programma "The Tonight Show" condotto da Jimmy Fallon, Gates ha delineato un futuro in cui basteranno due, massimo tre giorni di lavoro a settimana per mantenere gli attuali livelli di produttività. Merito – o colpa – dell’avanzata inarrestabile dell’Intelligenza Artificiale.

Una rivoluzione che, secondo Gates, sarà tanto profonda quanto inevitabile. I sistemi di IA diventano ogni giorno più veloci, precisi, capaci. Non si tratta più soltanto di automatizzare compiti ripetitivi: la tecnologia sta entrando anche nei settori più complessi, dalla sanità all’istruzione. Diagnosi mediche, consulenze legali, lezioni personalizzate: sempre più attività potranno essere svolte – o quantomeno supportate – da algoritmi avanzati.

Gates non parla di un mondo senza lavoro, ma di un mondo con meno lavoro. Dove l’intervento umano resterà importante, ma meno centrale. E dove, di conseguenza, l’orario settimanale potrà ridursi senza intaccare la produttività generale. «L’IA sarà accessibile a tutti e gratuita, potremo avere ottimi consigli medici o un ottimo tutor online in qualsiasi momento», ha dichiarato, spiegando che l’impatto sarà particolarmente evidente in settori come la sanità e l’istruzione.

Ma se il quadro appare roseo sul piano teorico, le implicazioni concrete sono tutt’altro che semplici. Il rischio che dietro la promessa di più tempo libero si nasconda una corsa al ribasso sul costo del lavoro è reale. Non tutti i lavoratori potranno godere dei benefici del cambiamento allo stesso modo. E c’è chi già oggi viene messo da parte. Nel 2023 la società cinese Bluefocus ha annunciato il taglio dei collaboratori esterni in ambito creativo, rimpiazzati da generatori IA. Anche IBM ha dichiarato di voler sostituire il 30% del personale amministrativo con strumenti automatizzati.

Bill Gates continua a credere che l’IA possa essere uno strumento per migliorare la vita quotidiana, rendendo più accessibili sanità, istruzione e servizi fondamentali. Ma la rapidità con cui questa trasformazione avanza impone regole chiare e assunzione di responsabilità. Non si può improvvisare.

La rivoluzione è già in atto. E con essa prende forma l’idea – sempre meno utopia – di una settimana lavorativa di appena due giorni. Un cambiamento epocale che chiama in causa istituzioni, imprese e cittadini. Perché il futuro del lavoro non si attende: si decide, adesso.

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