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ROYAL FAMILY

Carlo e Camilla, vent’anni di matrimonio il 9 aprile: «Il vero traguardo? Resistere insieme al tempo e ai giudizi»

Dalla relazione nascosta al cuore della monarchia. Oggi Carlo e Camilla sono a Roma: nessuna festa, solo doveri e un amore che ha sfidato tutto

Carlo e Camilla, vent’anni di matrimonio il 9 aprile: «Il vero traguardo? Resistere insieme al tempo e ai giudizi»

Re Carlo III e la regina Camilla (fonte: Instagram)

Vent’anni di matrimonio, un amore durato decenni prima di diventare ufficiale. E oggi, re Carlo e la regina Camilla festeggiano l’anniversario più importante… lavorando. Niente fuga romantica né momenti riservati. La coppia è attesa a Roma in tarda mattinata per una visita di Stato fitta di impegni ufficiali e protocolli diplomatici.

Eppure, dietro questa routine regale, c’è una delle storie più controverse, chiacchierate e, in fondo, umane della monarchia britannica. Perché Camilla non è stata solo l’amante diventata moglie. È colei che ha saputo restargli accanto nei momenti più difficili. Il suo rifugio. Oggi è anche la persona che, più di ogni altra, ha saputo restituirgli un equilibrio. E, forse, un po’ di serenità.

Quando, nel 2005, la regina Elisabetta salutò il matrimonio del figlio con poche parole misurate, colse ancora una volta nel segno: «Mio figlio ha tagliato il traguardo con la donna che ama» ("My son is home and dry with the woman he loves").
Un’espressione idiomatica inglese legata al mondo delle corse dei cavalli – e usata non a caso, visto che la sovrana si stava preparando a guardare il Grand National. "Home and dry" significa essere arrivati al traguardo, fuori dai pericoli: una metafora chiara per dire che Carlo aveva finalmente trovato il suo posto, con la persona che amava da sempre.

Molti lessero quel commento come il via libera ufficiale a una relazione rimasta nell’ombra per troppo tempo. Nelle ville degli aristocratici amici di entrambi, Carlo e Camilla avevano coltivato un legame destinato a resistere anche al fallimento del matrimonio con Diana. Ma per Camilla, quel giorno fu molto più di un . Fu l’inizio di un nuovo ruolo, di una trasformazione pubblica, di una salita lenta e ostinata verso il cuore (e l’accettazione) di un Paese intero.

Oggi, Camilla è Her Majesty the Queen. Eppure, nella sua casa di campagna nel Wiltshire – Ray Mill House – continua a essere, prima di tutto, una nonna tra i nipoti. Lo racconta la sorella Annabel Elliot in un’intervista riportata dal Times, sottolineando quanto Camilla resti, nel privato, una persona semplice: «Ha vissuto le stesse cose che abbiamo vissuto tutti noi.» La forza della coppia? L’umorismo. «Quasi direi che è il dono più grande che lei gli abbia fatto», continua Elliot. «Anche quando discutono, finiscono per ridere.»

«È la più astuta delle sue consigliere,» avrebbe detto uno degli assistenti del re, secondo quanto riferito dal Times. «Non cerca visibilità. Vuole solo che lui stia bene.» E anche nei momenti più duri – dopo la morte di Diana, quando la pressione mediatica era altissima – Camilla è rimasta. Discreta, costante, al suo posto. Camilla non sarà mai "la principessa del popolo", ma è la regina che Carlo voleva da sempre. E questo, oggi, non fa più scandalo. Fa solo storia.

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