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Cibo & benessere
08 Aprile 2025 - 07:45
C’è chi cerca la giovinezza eterna tra creme e sieri, chi si affida a trattamenti high-tech e chi, invece, punta tutto su un semplice ortaggio. Il segreto di longevità che accomuna star del calibro di Barbra Streisand e Naomi Campbell, medici anti-age e chef salutisti ha un nome forse poco glamour, ma un curriculum da far invidia a qualsiasi integratore: il cavolo riccio, o kale.
Sdoganato negli Stati Uniti come “superfood” per eccellenza, il kale è diventato il protagonista indiscusso delle diete detox e dei frullati delle celebrity. Ma non si tratta solo di moda. Secondo il dottor Vicente Mera, esperto di medicina interna e anti-invecchiamento presso lo Sha Wellness di Alicante – una clinica frequentata da personaggi dello spettacolo e dell’alta società – il kale è una delle abitudini alimentari più intelligenti che si possano adottare. “Un succo o una ricetta a base di kale al giorno è una routine che consiglio a tutti i miei pazienti per rimanere giovani a qualsiasi età”, spiega con convinzione.
Il motivo è presto detto: una porzione di cavolo riccio contiene il 50% di calcio in più rispetto al latte e tripla quantità di vitamina C rispetto alle arance. A questo si aggiunge un mix imbattibile di vitamina K, A, B6, potassio, ferro, fibre e antiossidanti. Tutto questo in appena 50 calorie per 100 grammi. Insomma, più che un alimento, un vero e proprio concentrato di benessere.
In Italia, però, il kale resta ancora un outsider. Lo si trova coltivato principalmente in Puglia, tra le campagne di Bari, ma sulle nostre tavole fatica a entrare nella routine quotidiana, relegato a ricette regionali o ai menù di ristoranti d’avanguardia. Eppure qualcosa si sta muovendo. Sempre più nutrizionisti e chef lo includono nei loro consigli e piatti. Il dottor Olivier Courtin-Clarins, nel libro "Bella en el plato", lo esalta come alleato di bellezza; mentre il psichiatra della Columbia University Drew Ramsey lo promuove per le sue proprietà antidepressive, evidenziando il legame tra alimentazione e salute mentale.
Uno degli aspetti più interessanti del kale è la sua versatilità in cucina: può essere consumato crudo in insalata, cotto al vapore, sbollentato, trasformato in chips da forno croccanti, frullato in smoothie verdi o aggiunto alle zuppe. Una verdura che sa essere elegante, rustica, sorprendente, e che ben si adatta a piatti leggeri ma nutrienti.
Ma il cavolo riccio non è solo “salutismo”. È anche una scelta sostenibile, con un impatto ambientale minimo e una stagione di raccolta che va da novembre ad aprile, proprio quando il nostro organismo ha più bisogno di rinforzi naturali per affrontare l’inverno.
In definitiva, il kale non è una moda passeggera, ma un investimento quotidiano nella propria salute. Un piccolo gesto con grandi ritorni, capace di coniugare sapore, leggerezza e un pizzico di vanità. Perché, in fondo, sentirsi bene dentro è il primo passo per brillare anche fuori. E se è vero che l’elisir di lunga vita non esiste, un piatto di cavolo riccio può comunque essere un buon inizio.
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