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Natalità

Altro che “Non è un paese per vecchi”: l’Italia è già la loro terra promessa

Nel 2043 ci saranno 6,2 milioni di pensionati over 65 e 4 milioni di over 75 che vivranno da soli

Altro che “Non è un paese per vecchi”: l’Italia è già la loro terra promessa

Oggi il nostro Paese non è per giovani, è proprio il contrario: un Paese per vecchi. A dirlo non è l’ennesimo meme su TikTok, ma l’Inps, durante un’audizione in Commissione d’inchiesta alla Camera sugli effetti della transizione demografica. A raccontare questo futuro è Gianfranco Santoro, direttore dello Studio e Ricerca dell’ente previdenziale. «Entro il 2043 si prevede che in Italia ci saranno 6,2 milioni di pensionati over 65, con un aumento del 38% rispetto a oggi, e ben 4 milioni di over 75 che vivranno da soli». Il dato non arriva da un film distopico, ma da una realtà già in atto, resa ancora più complessa dal progressivo indebolimento delle reti familiari, un tempo pilastro dell’assistenza agli anziani.

Le proiezioni non lasciano spazio a molti entusiasmi. La popolazione residente, che oggi è di circa 59 milioni, è destinata a diminuire in modo costante: 58,6 milioni nel 2030, 54,8 milioni nel 2050 e appena 46,1 milioni nel 2080. La causa? Un mix letale di natalità in caduta libera, aumento dell’età media e flussi migratori in uscita, soprattutto tra i giovani.

I numeri parlano chiaro. Secondo l’Inps, neanche negli scenari più ottimistici in termini di natalità e mortalità si riuscirebbe a compensare il saldo naturale negativo. I più recenti dati Istat registrano per il 2024 un tasso di fecondità di appena 1,18 figli per donna, il nuovo minimo storico da quando vengono rilevati questi dati (cioè dal 1995).

A peggiorare il quadro, l’emorragia di giovani italiani tra i 25 e i 34 anni, che negli ultimi dieci anni ha portato 352.000 ragazzi a trasferirsi all’estero, con solo 104.000 di loro che hanno poi deciso di tornare. Una diaspora silenziosa, ma pesantissima per l’equilibrio futuro del Paese.

L’Italia è oggi il Paese più anziano d’Europa, ma anche quello che invecchia più velocemente. L’età media al 1° gennaio 2024 era di 48,7 anni, ben quattro in più rispetto al 2014, contro un aumento medio europeo di 2,2 anni. Per capirci: mentre in Europa si invecchia con calma, da noi si corre verso la terza età come fosse l’unica direzione possibile.

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