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Apple
11 Aprile 2025 - 15:45
Anche Apple Watch potrebbe presto diventare più “intelligente”. Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dall’ecosistema Apple la sua nuova piattaforma di intelligenza artificiale generativa dovrebbe arrivare sugli smartwatch della linea. Una mossa che, se confermata, porterebbe il dispositivo indossabile a un nuovo livello di interazione e personalizzazione, estendendo l’ecosistema AI della mela morsicata ben oltre iPhone, iPad e Mac. Ma non mancano gli ostacoli, a partire dai requisiti hardware minimi necessari per gestire le avanzate funzioni AI.
Il potenziale di Apple Intelligence applicato ad Apple Watch è significativo. La piattaforma potrebbe migliorare sensibilmente l’esperienza utente, in particolare in ambiti chiave per uno smartwatch: il monitoraggio della salute, il tracciamento dell’attività fisica e la gestione delle emergenze. A questo si aggiungerebbe una maggiore naturalezza nell’interazione vocale, con comandi più fluidi e contestuali, anche senza toccare il dispositivo. Tuttavia, è altamente improbabile che queste funzioni vengano introdotte già con il prossimo aggiornamento del sistema operativo, WatchOS 12, atteso al WWDC 2025. Il motivo principale è legato alla memoria RAM richiesta per supportare Apple Intelligence: almeno 8 GB, una soglia attualmente fuori portata per tutti i modelli di Apple Watch oggi in commercio.
Il limite tecnico apre le porte a una possibile nuova generazione di Apple Watch, dotata di specifiche hardware potenziate. L’ipotesi più accreditata è che Apple Intelligence debutti su un futuro modello di fascia alta, probabilmente un nuovo Apple Watch Ultra, in arrivo non prima del 2026. Fino ad allora, Apple potrebbe continuare a sviluppare le funzionalità AI in altri ambiti del proprio ecosistema, a partire da iOS 19, che sarà svelato a giugno insieme a WatchOS 12 e dovrebbe rappresentare uno dei più grandi aggiornamenti degli ultimi anni, proprio in virtù dell’integrazione di Apple Intelligence.
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