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Scoperti granchi giganti del Foro di Traiano: una colonia preistorica sotto Roma

Sopravvissuti per millenni, oggi affrontano gravi minacce a causa dei cambiamenti climatici

Scoperti granchi giganti del Foro di Traiano: una colonia preistorica sotto Roma

All’inizio degli anni Duemila, durante gli scavi archeologici condotti nel Foro di Traiano, nel pieno centro della capitale, gli studiosi si sono imbattuti in un ritrovamento davvero sorprendente. All’interno di un’antica condotta fognaria sono emersi, insieme a reperti risalenti al IV secolo d.C., dei curiosi abitanti: una colonia di granchi d’acqua dolce dalle dimensioni insolitamente grandi. Si trattava di esemplari di una specie poco conosciuta, rimasta nell’ombra fino ad allora, che oggi attira l’attenzione della comunità scientifica per una caratteristica davvero singolare: la loro taglia fuori dal comune.

I crostacei rinvenuti appartengono alla specie Potamon fluviatile, un granchio di fiume che solitamente vive in ambienti umidi e ricchi d’acqua. La colonia identificata sotto il Foro di Traiano ha colpito i ricercatori per le sue dimensioni straordinarie: questi granchi risultano essere quasi il doppio rispetto agli esemplari normalmente osservati altrove. Secondo gli studiosi, la loro origine potrebbe risalire a un periodo molto remoto, quando l’area oggi occupata da Roma era ancora una zona paludosa, ambiente perfetto per lo sviluppo di questa fauna.

Anche se oggi la superficie dei Fori appare secca e priva di corsi d’acqua, nel sottosuolo esiste ancora un articolato sistema idraulico costituito da cunicoli, canalette e cavità umide, che rappresentano un habitat ideale per questi granchi. Durante la costruzione dei Fori e del Colosseo, infatti, i Romani realizzarono la Cloaca Maxima, una delle opere d’ingegneria idraulica più imponenti dell’antichità, che convogliava le acque verso il Tevere.

Gli esperti che hanno monitorato questa colonia hanno contato più di 500 esemplari, ma si ipotizza che il numero effettivo possa essere anche superiore. I granchi si mostrano principalmente di notte, mentre durante il giorno restano nascosti, lasciando solo qualche segno del loro passaggio. La loro natura notturna li aiuta a evitare predatori come gabbiani e corvi.

Bruno Cignini, docente di Conservazione e Gestione della Fauna Urbana all’Università di Roma Tor Vergata, ha studiato a lungo questa singolare popolazione. “È incredibile pensare che abbiano vissuto indisturbati per oltre duemila anni tra le rovine romane, sopravvivendo a ogni trasformazione della città.”

Oggi, tuttavia, la sopravvivenza di questa affascinante colonia è minacciata. Nonostante abbiano attraversato millenni di storia, dai fasti dell’Impero Romano fino alla modernità, i cambiamenti climatici e l’espansione urbana mettono seriamente a rischio il loro habitat. Salvaguardare questa singolare popolazione di granchi significa anche proteggere un raro frammento vivente del passato di Roma.

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