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Bevi acqua ogni giorno, ma sai cosa c’è davvero nella bottiglia? Ecco come leggere l’etichetta (senza farsi fregare).

Residuo fisso, conducibilità elettrica e scadenza: tre parole che sembrano complicate, ma che dicono tutto sulla qualità dell’acqua che mettiamo nel bicchiere. Ecco cosa controllare prima di ogni sorso.

Bevi acqua ogni giorno, ma sai cosa c’è davvero nella bottiglia? Ecco come leggere l’etichetta (senza farsi fregare).

Acqua

È trasparente, fresca e apparentemente innocua. Ma dietro a quella bottiglia d’acqua che afferri al volo dal supermercato, si nascondono numeri e indicazioni che possono cambiare radicalmente la tua scelta. Sì, perché non tutta l’acqua è uguale — e saper leggere l’etichetta è il primo passo per capire cosa stai davvero bevendo.

Lo conferma anche Lorenzo Malara, CEO di Virtus Italia ed esperto di purificazione dell’acqua:

“Come consumatori, dobbiamo iniziare a trattare l’acqua come qualsiasi altro alimento. Non basta il nome del marchio o il prezzo più basso: l’etichetta ci racconta molto di più, se sappiamo dove guardare.”

Ecco allora tre valori chiave da cercare sull’etichetta dell’acqua per bere in modo davvero consapevole.

1. Conducibilità elettrica: più è alta, meno è pura

Questo valore indica quanta corrente elettrica l’acqua riesce a condurre. E la risposta dipende da quanti sali minerali, ioni e impurità sono presenti al suo interno.
Un’acqua con conducibilità molto alta può essere troppo “carica” per un consumo quotidiano equilibrato.
Se cerchi un’acqua leggera e pura, tieni d’occhio questo valore: più è basso, meglio è.

2. Residuo fisso: il vero indicatore della leggerezza

È forse il numero più importante sull’etichetta. Il residuo fisso, espresso in mg/l, ci dice quanti sali restano nell’acqua dopo l’evaporazione a 180°.

  • Sotto gli 80 mg/l: acqua molto leggera, ideale da bere ogni giorno.

  • Tra 80 e 500 mg/l: media mineralizzazione, adatta a sportivi o esigenze specifiche.

  • Sopra i 500 mg/l: acqua ricca di sali, da usare con cautela e mai per lunghi periodi.

Non è solo una questione di dieta detox: scegliere bene questo valore può fare la differenza per reni, digestione e benessere generale.

3. Data di scadenza: non è l’acqua, è la bottiglia

Sorpresa: l’acqua non scade. Ma la plastica sì. E se viene esposta al sole o al calore, può rilasciare microplastiche e sostanze tossiche nell’acqua che bevi.
Controlla sempre la data di scadenza e come è stata conservata la bottiglia. Acqua e plastica sono una combinazione delicata: meglio non sottovalutarla.

Con poche accortezze, puoi capire se stai scegliendo un’acqua leggera, pura e sicura – o se stai portando a casa qualcosa che rischia di affaticare il tuo corpo più che idratarlo.

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