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Traffico di Droga

Fentanyl: la droga che uccide e arricchisce. Un giro da 1,4 miliardi tra Cina, Messico e Stati Uniti

C’è un sistema globale di produzione e riciclaggio che sfrutta piattaforme digitali, linguaggi in codice e falle nei controlli bancari

Fentanyl: la droga che uccide e arricchisce. Un giro da 1,4 miliardi tra Cina, Messico e Stati Uniti

Circa 200.000 morti negli Stati Uniti in tre anni. Un giro d'affari illegale da 1,4 miliardi di dollari l’anno. E una rete criminale che coinvolge Cina, Messico e USA, sfruttando piattaforme digitali, emoji cifrate e canali finanziari opachi. È la fotografia agghiacciante del traffico globale di fentanyl, la potentissima droga sintetica responsabile di una delle più gravi crisi sanitarie dell’era contemporanea. Il quadro emerge dal rapporto pubblicato nell’aprile 2025 dalla FinCEN, l’agenzia del Tesoro statunitense che analizza i crimini finanziari. Al centro del report ci sono 1.264 segnalazioni di operazioni sospette legate al traffico di fentanyl, avvenute nel solo 2024.

Il primo anello della filiera è in Cina, da cui provengono i precursori chimici necessari alla sintesi del fentanyl. Secondo FinCEN, il 50% degli operatori coinvolti in questo commercio si trova nelle province di Guangdong, Zhejiang e Hebei, mentre Wuhan e Shijiazhuang si contendono il primato delle città con più operazioni sospette. Il commercio avviene spesso tramite piattaforme online, sfruttando codici linguistici cifrati, pubblicità nascoste nei marketplace digitali e sistemi di pagamento elettronico difficili da tracciare. I pagamenti partono per lo più sotto forma di bonifici bancari (83%), resi possibili anche dalla scarsa regolamentazione di alcune aree dell’industria chimica cinese.

Dalla Cina i precursori arrivano ai cartelli messicani, in particolare al Cartello di Sinaloa e al CJNG (Cartello Jalisco Nueva Generación), che gestiscono la produzione, il confezionamento e la spedizione della droga verso gli Stati Uniti. A Città del Messico, snodo finanziario del Paese, si registra il 10% delle segnalazioni legate al fentanyl. I narcos utilizzano società di facciata, broker farmaceutici e “spalloni” per camuffare le attività. I fondi vengono spostati con trasferimenti elettronici transfrontalieri che passano attraverso il sistema bancario statunitense.

Una volta sbarcato negli Stati Uniti, il fentanyl entra nelle strade. Le aree metropolitane più coinvolte nel traffico e nel riciclaggio dei proventi sono Los Angeles, Miami, New York, Chicago e Washington D.C., oltre a contee della Florida centrale, Texas, Georgia e Massachusetts. Le operazioni sospette coinvolgono pagamenti in contanti (54%) e trasferimenti peer-to-peer (51%), spesso accompagnati da emoji in codice – come robottini o faccine blu – e termini criptici come “blues” o “ills” per riferirsi alle pillole contraffatte.

Particolarmente attive risultano le contee al confine sud-occidentale con Messico e Arizona, e la contea di Cook, che comprende Chicago, al terzo posto per volume di attività finanziarie sospette. Nonostante l’accordo tra Cina e USA del 2023 e un successivo incontro bilaterale nel novembre 2024, la collaborazione non ha ancora prodotto risultati tangibili. Anche la cooperazione con il Messico resta insoddisfacente per l’amministrazione Trump, che vede nella lotta al fentanyl una delle priorità nazionali.

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