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Addio aggiornamenti per Android: la mossa di Google preoccupa milioni di utenti

Da aprile solo i dispositivi con Android 13 o superiore riceveranno le patch. A rischio oltre metà degli smartphone ancora in circolazione

Addio aggiornamenti per Android: la mossa di Google preoccupa milioni di utenti

Con l’arrivo di Android 16 Google cambia le regole del gioco in tema di aggiornamenti di sicurezza. A partire da aprile il colosso di Mountain View ha interrotto il rilascio delle patch mensili per tutti i dispositivi che non supportano almeno Android 13 lasciando milioni di smartphone potenzialmente esposti a nuovi rischi informatici.

Fino a marzo 2025 anche gli utenti in possesso di dispositivi con Android 12 o 12L potevano beneficiare degli aggiornamenti di sicurezza. Da aprile invece Google ha deciso una stretta drastica: il supporto è ora garantito solo a chi utilizza Android 13 o versioni successive. Una scelta che solleva preoccupazioni concrete sul fronte della cybersicurezza. Secondo dati emersi da una recente indagine di mercato nel maggio 2024 oltre la metà dei dispositivi Android nel mondo utilizzava ancora Android 12 o versioni precedenti. Non si tratta dunque di una nicchia residuale ma di una fetta consistente dell’utenza globale.

Senza aggiornamenti di sicurezza i dispositivi diventano più vulnerabili a virus, malware e attacchi hacker soprattutto considerando l’evoluzione rapida delle minacce informatiche. Anche Galaxy (Samsung) ha già da tempo sospeso l’integrazione delle patch di Google per gli smartphone con Android 12 concentrando i propri sforzi esclusivamente sui modelli più recenti, da Android 13 in poi.

Per chi si trova ancora con un sistema operativo non più supportato, le opzioni sono tre:

  1. Aggiornare il dispositivo acquistando uno smartphone che supporti almeno Android 13. È la soluzione più semplice e sicura.

  2. Installare una custom ROM: si tratta di versioni modificate del sistema operativo Android sviluppate da community indipendenti che consentono di mantenere aggiornato e sicuro anche un device non più supportato ufficialmente.

  3. Continuare a usare Android 12 o 12L senza aggiornamenti, consapevoli però dei rischi elevati: è la scelta meno consigliata soprattutto se lo smartphone viene utilizzato per attività sensibili o lavorative

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