Cerca

Eventi

Cinema Patologico: trionfa l’Italia con storie di coraggio e inclusione

"Nonostante tutto" e "Questi ragazzi" vincono la XVI edizione del festival giudicato da giovani con disabilità

Cinema Patologico: trionfa l’Italia con storie di coraggio e inclusione

Alla sedicesima edizione del Festival Internazionale del Cinema Patologico, tenutosi a Roma nella suggestiva cornice di Palazzo Ripetta, l'Italia ha brillato grazie a due opere che hanno conquistato la giuria composta interamente da giovani con disabilità fisiche e psichiche. Il miglior cortometraggio è stato assegnato a "Nonostante tutto" di Simone Guarany, mentre il premio per il miglior lungometraggio è andato a "Questi ragazzi" di Renato Chiocca.

La cerimonia è stata presentata dal fondatore e direttore artistico della manifestazione, Dario D’Ambrosi, accompagnato dall’attrice Claudia Gerini, madrina dell’evento. Il maestro Gerardo Di Lella ha diretto l’orchestra che ha accompagnato musicalmente l’iniziativa. Tra gli ospiti virtuali, anche i saluti degli attori Riccardo Scamarcio ed Edoardo Leo.

Gli attori disabili della compagnia stabile del Teatro Patologico, già saliti sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, hanno contribuito a decretare i vincitori delle altre categorie:

  • Miglior regia: "In the Beginning was the Word" di Guy Kuan (Cina)

  • Premio della giuria: "Albert Camus" di Giovanni Nodari

  • Miglior attore: Gianni D’Addario per "Lucciole"

  • Miglior attrice: Valentina Bruno per "Cara Giulia"

  • Premio speciale per sperimentazione cinematografica: "Sundial" di Oli Maria Pina (USA)

  • Premio alla memoria di Antonio Messia (per film su tematiche giovanili e sociali): "Fuori c’è il sole" di Giulia Savi

  • Premio Tor Vergata (per opere su temi medico-scientifici): "Sante o puttane" di Giovanni Dinatale

  • Premio Patologico (per film su disabilità e inclusione): "Silvia & Manuel" di Viviana Falco

  • Premio del pubblico - cortometraggi: "Nonostante tutto" di Simone Guarany

  • Premio del pubblico - lungometraggi: "Davide e il mostro" di Francesco Squillace

  • Premio Griffith, assegnato dall’Accademia Griffith di Cinema e Televisione: "Persona" di Mariasofia Bocci

  • Premio Palazzo Ripetta, conferito dall’hotel di lusso romano: "A Man Happier than You" di Gianluca Vitarelli

Il Festival si conferma come un evento unico nel suo genere, capace di coniugare arte, inclusione e sensibilizzazione sociale, dando voce a chi troppo spesso resta ai margini.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.