Cerca

Cultura

Sembra carne, ma non è: ecco il frutto tropicale che assomiglia all'arrosto sfilacciato

Il jackfruit, gigante tropicale da 40 chili, è sempre più richiesto per la sua versatilità e il valore nutrizionale

Sembra carne, ma non è: ecco il frutto tropicale che assomiglia all'arrosto sfilacciato

Nel Trecento, il frate francescano Giovanni de’ Marignolli arrivò nell’attuale Sri Lanka e raccontò meravigliato di un frutto “grande come un agnello” e dolce “quasi come il miele”. Era il jackfruit, allora del tutto sconosciuto in Europa, oggi rivalutato in Occidente per tutt’altri motivi: la sua sorprendente somiglianza alla carne cotta e l’utilizzo crescente come ingrediente chiave di molti piatti vegani e vegetariani.

Originario dell’India del Sud e dello Sri Lanka, il jackfruit è il frutto più grande del mondo: può superare i 60 centimetri di lunghezza e pesare oltre 40 chili. Cresce su alberi imponenti, appartenenti alla famiglia delle Moracee, la stessa di fichi e gelsi. Al suo interno, la polpa è suddivisa in bulbi carnosi, gialli e aromatici, che possono ricordare nei sapori ananas, mango e pompelmo. Eppure è quando il frutto è ancora acerbo che rivela una delle sue qualità più sorprendenti: quasi insapore, ma capace di assorbire condimenti e di sfaldarsi come uno stracotto, perfetto per imitare consistenze tipiche della carne.

Il jackfruit è passato negli ultimi anni a diventare una presenza innovativa nei menu occidentali. In Regno Unito è ormai comune trovarlo in pasticci, curry, taco e wrap vegani. Catene internazionali come Starbucks o Pizza Hut lo hanno già inserito tra gli ingredienti delle loro proposte per il Veganuary, la sfida che incoraggia a provare una dieta vegana per un mese. Il suo valore nutrizionale è un altro motivo del successo: ricco di carboidrati, vitamine (soprattutto B e C), minerali e antiossidanti, il jackfruit ha anche un discreto contenuto proteico – più alto rispetto ad altri frutti, anche se inferiore a quello di alimenti come tofu o tempeh.

Con la crescente domanda mondiale e l’attenzione sempre più alta verso alimenti sostenibili e vegetali, il jackfruit sta vivendo una nuova giovinezza. Oggi viene prodotto principalmente in India, Sri Lanka, Bangladesh, ma anche in Indonesia, Thailandia, Vietnam, e persino in alcune zone dell’Africa e dell’Australia. Il suo mercato è in forte crescita: si stima che entro il 2030 supererà i 453 milioni di dollari di valore, con un aumento del 35 per cento rispetto al 2022.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.