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Dallo Zecchino d'Oro ad Harry Potter: ecco la nuova vita di Gabriele Patriarca , la star de "Il coccodrillo come fa?"

Il celebre vincitore del concorso per bambini si è rivelato in un intervista sul suo viaggio nel mondo dello spettacolo

Dallo Zecchino d'Oro ad Harry Potter: ecco la nuova vita di Gabriele Patriarca , la star de "Il coccodrillo come fa?"

Gabriele Patriarca (Fonte Instagram)

Aveva solo cinque anni quando incantava il pubblico dello Zecchino d’Oro nel 1993, intonando con entusiasmo la celebre "Il coccodrillo come fa?" insieme a Carlo Andrea Masciadri. Oggi, a 36 anni, Gabriele Patriarca torna sotto i riflettori, ma con il peso di una carriera consolidata e lo sguardo di chi ha fatto della voce un’arte.

Attore, doppiatore, cantante e oggi anche direttore di doppiaggio, Patriarca si è raccontato in una lunga intervista a Fanpage.it, ripercorrendo i momenti salienti di una vita passata dietro al microfono. Accanto a lui, nella vita privata, c’è la moglie Eva Padoan, nota doppiatrice, e i figli Anita e Alessandro.

Il punto di svolta? Proprio quel palco canoro. «Mi notarono allo Zecchino d’Oro e mi fecero fare delle fiction. In una in particolare mi sono dovuto doppiare. Così mi sono approcciato per la prima volta al doppiaggio. Ho studiato anche pianoforte e canto. Posso dire di essere un attore, doppiatore e cantante. Sono fortunato perché sono abbastanza richiesto. Ormai faccio questo lavoro da 30 anni», racconta a Fanpage.

Non è facile elencare tutti i personaggi ai quali ha dato voce. Tra i più noti spiccano Neville Paciock nella saga di Harry Potter, Elliott nel ridoppiaggio del cult E.T. l’extra-terrestre, e Jackson nella serie Hannah Montana. Senza dimenticare Beast Boy, alias Bibi, in Teen Titans Go!, un ruolo che continua a coltivare con entusiasmo: «Di sicuro Neville Paciock della saga di Harry Potter è stato molto importante per me e mi ha fatto crescere anche come attore. E poi sono tanti anni che doppio Beast Boy, Bibi di Teen Titans Go! A breve ci sarà un progetto legato a questo personaggio anche da solo».

Ma oggi Patriarca non si limita più a prestare la voce, confessa. Da qualche anno è anche direttore di doppiaggio, un ruolo che implica scelte artistiche decisive: «È un’altra faccia del nostro lavoro: scelgo le voci per un film o una serie e aiuto gli attori a esprimersi al meglio, a recitare bene le battute perché siano una giusta trasposizione dell’originale».

L'entusiasmo, tuttavia, è ora accompagnato da una forte preoccupazione per il futuro della professione, fa sapere durante l'intervista concessa a Fanpage.it, minacciata dall'avanzare dell'IA nel mondo del doppiaggio: «Con i colleghi e le associazioni che ci rappresentano stiamo combattendo una battaglia iniziale. Alcune major potrebbero avvalersi dell’intelligenza artificiale per doppiare i loro prodotti. Speriamo che questo non accada mai perché non si può sostituire un’opera artistica e artigianale con qualcosa di generato da un algoritmo. Lavorativamente parlando questo è il momento più difficile per me. La minaccia è più che concreta. Le istituzioni dovrebbero mettere un freno».

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