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Caffè amaro: ecco la città più cara d’Italia per una tazzina al bar

Con un prezzo medio di 1,38 euro, il capoluogo altoatesino guida la classifica dei caffè più costosi del Paese. In tre anni, aumenti ovunque fino al 28%

Caffè amaro: ecco la città più cara d’Italia per una tazzina al bar

Caffè

Una pausa caffè a Bolzano oggi pesa più che altrove: con una media di 1,38 euro a tazzina, il capoluogo altoatesino si piazza in cima alla classifica dei caffè più cari d’Italia, secondo i dati diffusi da Assoutenti e aggiornati ad agosto 2024. Un aumento del 16,9% rispetto al 2021, quando la stessa tazzina costava 1,18 euro.

L’incremento non riguarda solo Bolzano: il prezzo medio nazionale del caffè al bar è salito a 1,18 euro, segnando un rincaro del 14,9% in tre anni, complici i rialzi delle quotazioni del caffè sui mercati internazionali.

La classifica dei 19 capoluoghi di provincia italiani analizzati vede Trento al secondo posto con 1,31 euro, seguita da Trieste e Pescara (entrambe a 1,28 euro). A chiudere la graduatoria è Catanzaro, dove il caffè costa ancora meno di un euro (0,99), nonostante un incremento del 23,8%.

Anche le città tradizionalmente legate alla cultura del caffè, come Napoli (1,05 euro) e Palermo (1,19 euro), registrano aumenti significativi, pur mantenendo costi relativamente contenuti. A Milano e Roma, invece, il prezzo si attesta rispettivamente a 1,17 e 1,06 euro.

L’associazione dei consumatori mette in evidenza come questa crescita incida su una delle abitudini più radicate nella quotidianità degli italiani. Il caffè al bar, simbolo di socialità e pausa, rischia così di diventare un piccolo lusso, soprattutto in alcune aree del Paese.

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