Cerca

Alcol nei giovani

Altro che disinteresse: i giovani tornano a bere vino (ma a modo loro)

I dati dell’Osservatorio UIV-Vinitaly ribaltano il mito del calo tra le nuove generazioni

Altro che disinteresse: i giovani tornano a bere vino (ma a modo loro)

Negli ultimi anni si è diffusa la convinzione che Millennials e Gen Z stiano abbandonando il vino, preferendo birra, cocktail e aperitivi. A rafforzare questa percezione, le analisi pubblicate da autorevoli testate come il Financial Times e Forbes, che hanno evidenziato un calo nel consumo globale di vino e una presunta disaffezione da parte delle nuove generazioni.

Secondo quanto emerso al Vinitaly 2025, grazie alle rilevazioni dell’Osservatorio UIV-Vinitaly, è proprio la fascia degli under 34 a mostrare un aumento del consumo di vino rispetto alle generazioni più adulte, dove si registra invece una flessione. È vero, nel complesso il consumo e la produzione di vino — soprattutto rosso — sono in calo. Tuttavia, tra i giovani adulti il vino sembra vivere una nuova stagione, anche se con logiche diverse da quelle tradizionali.

Tra gli under 24, ad esempio, il vino non è ancora l’alcolico più amato. Per i ragazzi, la birra (65%) e gli aperitivi alcolici (61%) restano in cima alle preferenze, con il vino che si ferma al 51%. Per le ragazze i numeri cambiano: il 59% consuma aperitivi alcolici, seguiti da birra (41,6%) e vino (41,3%).

Guardando all’intera popolazione, invece, il vino mantiene il primato: è consumato dal 65,5% degli uomini e dal 45,2% delle donne, davanti a birra e aperitivi. L’interesse dei giovani verso il vino non è quindi in discesa, ma si sta evolvendo. Più attenzione alla qualità, maggiore curiosità verso vitigni autoctoni, abbinamenti gastronomici e pratiche sostenibili. Il vino non è più solo “bere”, ma diventa un esperienza culturale e sociale, a tratti persino identitaria. C’è però un rovescio della medaglia: il binge drinking, ovvero il consumo eccessivo di alcol in brevi periodi di tempo, è in aumento, soprattutto tra i più giovani. Tra le donne, il fenomeno è cresciuto dell’80% in dieci anni.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.