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Curiosità
06 Maggio 2025 - 23:00
In un mondo dove i luoghi comuni regnano sovrani, uno dei più persistenti riguarda il mito della donna chiacchierona. Una convinzione che, sebbene spesso scherzosa, nasconde una realtà scientifica ben più affascinante e, soprattutto, giustificabile. Secondo uno studio dell'Università del Maryland, le donne parlano più degli uomini – e la causa sarebbe una proteina, la FoxP2, che nei cervelli femminili è presente in quantità maggiore rispetto ai maschi.
Ma partiamo dai numeri: se pensiamo che la donna tipica pronunci circa 20.000 parole al giorno, ben 13.000 in più rispetto agli uomini, possiamo immaginare che un gruppo di amiche, impegnate in una serata conviviale, potrebbero produrre un flusso di parole pari a quello di un talk show televisivo. Eppure, contrariamente a quanto si possa pensare, non si tratta di un semplice sfogo verbale, né della noiosa ripetizione di frasi inutili. La chiave risiede nel cervello.
Secondo la ricerca guidata dalla ricercatrice Margaret McCarthy, le bambine tra i 4 e i 5 anni possiedono un 30% in più della proteina FoxP2, un elemento fondamentale nella formazione del linguaggio. È proprio la maggiore presenza di questa proteina a rendere le donne più loquaci, capaci di produrre un linguaggio più ricco e variegato. Non è un caso che le ragazze, da sempre, tendano a imparare a parlare prima dei maschi e a utilizzare un vocabolario più ampio. Questo vantaggio cerebrale si riflette anche nelle modalità comunicative adulte, rendendo le donne il sesso più predisposto alla conversazione.
La spiegazione biologica, però, non si ferma qui. Gli uomini e le donne sono il prodotto di pressioni evolutive diverse, e questo influisce sulle loro capacità comunicative. Mentre nelle donne le connessioni tra emisfero destro e sinistro sono più sviluppate, negli uomini le connessioni sono prevalentemente interne allo stesso emisfero. Il che significa che le donne sono naturalmente più inclini a un linguaggio espressivo e articolato, mentre gli uomini tendono a concentrarsi maggiormente su una comunicazione razionale, spesso più funzionale e meno emotiva.
Eppure, il divario tra i due sessi non è sempre così marcato. Infatti, uno studio precedente del 2007 aveva messo in dubbio questo stereotipo, rilevando che uomini e donne pronunciano, in media, lo stesso numero di parole giornaliere – circa 16.000. Tuttavia, un'indagine più recente, condotta tra il 2005 e il 2018 su un campione molto più ampio (quasi 2.200 partecipanti), ha confermato che le donne, nella fascia di età tra i 25 e i 64 anni, parlano effettivamente di più. In questo periodo della loro vita, infatti, le donne producono circa 3.000 parole in più al giorno rispetto agli uomini – un dato che non solo sfata il mito della chiacchierona, ma lo rende scientificamente provato.
Le ragioni di questa differenza non sono ancora completamente chiare. Secondo gli autori della ricerca, un possibile fattore potrebbe risiedere nell'intenso rapporto madre-figlio durante gli anni centrali della vita, che porta la donna a essere più verbosa rispetto all'uomo. Ma non è solo la proteina FoxP2 a fare la differenza. Il contesto sociale, l'educazione e la cultura contribuiscono ad alimentare questa inclinazione naturale, rendendo le donne protagoniste indiscusse della comunicazione verbale.
E allora, se il vostro compagno si lamenta di quanto parliate quando siete con le amiche, rispondete pure con un sorriso: “La scienza dice che sono solo più evoluta di te!” E forse, in fondo, non ha tutti i torti.
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